L’errore di accodarsi ai populisti

di BRUNO VESPA

Riepiloghiamo. Il 14 settembre riapriranno le scuole. Il 20 e il 21 settembre si svolgeranno elezioni in sette regioni, 1184 comuni e il referendum per la conferma della riduzione dei parlamentari da 945 a 600. Queste date non sono in discussione anche se i contagi (come purtroppo è accaduto anche ieri) dovessero aumentare. Siamo comunque a un quinto della Francia, un quarto della Spagna, un terzo della Germania. In nessun paese le scuole sono rimaste chiuse per sei mesi e mezzo. Si mascherino tutti, se necessario, ma le scuole debbono riaprire. Massima prudenza, ma non possiamo mandare il Paese allo sfascio.

Nelle sette regioni, è molto probabile che il centrodestra si riprenda la Valle d’Aosta dopo una parentesi autonomista e mantenga, oltre al Veneto, anche la Liguria, nonostante l’alleanza Pd-5 Stelle. Se stamattina alla presentazione delle liste non ci saranno sorprese, potrebbe conquistare Marche e Puglia, mentre la Campania è blindata per il Pd e la Toscana quasi. Se lo scontro nelle sei regioni ‘ordinarie’ finisse 3-3 (con il Pd che perde le Marche e mantiene la Puglia) Zingaretti brinderebbe in segreto. Se finisse 4-2 per il centrodestra, sarebbero guai. Ma ci sarà tempo per riparlarne.

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