Europa fiduciosa su un accordo a Bruxelles. A Milano (+1%) strappa Ubi
Le Borse europee scommettono sulla “fumata bianca” Ue nel difficile negoziato sul Recovery Fund e chiudono quasi tutte in rialzo la seduta dopo le incertezze della mattinata. I mercati attendono così l’esito della maratona, in corso da giorni, per capire la reale entità degli aiuti che l’Europa metterà in campo per ripartire dopo l’emergenza Covid e, soprattutto, a quali condizioni per i Paesi membri, con il premier Giuseppe Conte che si dice “cautamente ottimista” prima di entrare alla nuova sessione plenaria (slittata più volte, ora prevista alle 18). In attesa di notizie rassicuranti da Bruxelles, a trainare il Ftse Mib ci ha però pensato il risiko bancario, con l’indice in rialzo dell’1% che si conferma ai massimi da inizi marzo. La speranza di un accordo ha favorito anche i titoli governativi, con il rendimento del BTp 10 anni sotto l’1,1% e lo spread giù a 155 punti. Le attenzioni di Piazza Affari si sono così concentrate sul futuro assetto del credito, con Ubi che ha guadagnato il 14% a 3,7 euro per azione dopo che Intesa Sanpaolo (+1,2%) ha migliorato, con una proposta anche in contanti, l’offerta pubblica per arrivare al controllo del gruppo (e i valori di Ubi si sono praticamente allineati alla nuova proposta). In rapida salita anche Banco Bpm (+5,5%) grazie alle indiscrezioni che la vedono in combinazione con UniCredit (con cui ci sarebbero stati contatti al vertice) o Mps (+15%).
Wall Street debole, preoccupano contagi Covid
Intanto
è debole Wall Street, dopo la terza settimana positiva di fila per Dow
Jones e S&P 500. L’attenzione degli investitori è rivolta al
dibattito parlamentare sulla necessità di nuovi aiuti per contrastare
gli effetti negativi del nuovo coronavirus e a un’altra serie di
trimestrali, come Microsoft, Intel, Twitter, Ibm e Tesla. Per quanto
riguarda la Covid-19, numero record di infezioni in molti Stati, a
partire dalla Florida, ma il presidente statunitense Donald Trump ha
cercato di sminuire la gravità della situazione. In tutto, nel Paese
sono stati registrati oltre 3,7 milioni di casi e 140.474 morti.
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