Strage Capaci, Mattarella: «La mafia ignorò la forza dell’esempio di Falcone e Borsellino»

Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato. Cari ragazzi, il significato della vostra partecipazione, in questa giornata, è il passaggio a voi del loro testimone. Siate fieri del loro esempio e ricordatelo sempre».

Lamorgese: «Tenere alta la guardia nella fase 2»

Alle parole del presidente della Repubblica si aggiungono quella della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese: « È nostro dovere non disperdere l’impegno quotidiano per la legalità che ancora oggi manifesta tutta la sua carica ideale». Ai giovani soprattutto a quelli che nel 1992 non erano ancora nati «dobbiamo dire che lo Stato c’è. Che la magistratura e le forze di polizia si impegnano tutti i giorni». E poi parlando della pandemia delle sue conseguenze afferma: «Ora più che mai, in questa situazione senza precedenti, lo Stato deve tenere alta la guardia. Le istituzioni e la società civile hanno tutti gli anticorpi necessari per impedire alla mafia di approfittare di questa gravissima emergenza». «Come ci hanno insegnato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, le mafie sanno di poter contare su una grande capacità di adattamento – ricorda Lamorgese – E per questo sfruttano ogni occasione utile, anche ora l’emergenza sanitaria per il Covid-19, perché le opportunità di investimenti opachi rappresentano da sempre la chiave d’accesso che apre la porta all’inquinamento dell’economia sana a favore di quella illegale».

Casellati: evitare che le mafie diventino «banche»

Nella crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus bisogna impedire che le mafie diventino le «banche» delle imprese in difficoltà: è il messaggio della presidente del Senato, Elisabetta Casellati. «Vincere le mafie significa soprattutto difendere la nostra società – dice Casellati – Perché la mafia si prende gli spazi che lo Stato dimentica. Oggi, con l’emergenza economica in atto, con famiglie, imprese e cittadini in ginocchio, il rischio è che le mafie siano pronte a fare da banche alle impresee da ufficio di collocamento per chi perde il lavoro. Questo non può accadere». «Come Paese dobbiamo essere coscienti della nostra storia per raggiungere l’obiettivo di sconfiggere la criminalità organizzata a tutti i livelli» aggiunge il presidente della Camera, Roberto Fico.

Salvini: i mafiosi non devono uscire dal carcere

«Ogni giorno deve essere un giorno di lotta alla mafia, di contrasto alla criminalità, di reazione ai soprusi e alle violenze»scrive il ministro Vito Crimi, capo politico del Movimento 5 stelle. «La battaglia per la legalità ha bisogno di tutti e tutte» dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha aderito «all’appello a esporre un lenzuolo bianco sui balconi, in memoria di quella strage e di tutte le vittime della mafia». « La battaglia di Falcone è la nostra battaglia. L’Italia e la sua gente vinceranno contro la vigliaccheria mafiosa» afferma la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. E Matteo Salvini rompe il tono istituzionale delle dichiarazioni: «I mafiosi devono stare in galera, non uscirne come accaduto in queste settimane» scrive il leader della Lega.

CORRIERE.IT

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