La classe dirigente che serve al Paese

di Ferruccio de Bortoli

Ci si salva tutti insieme. Giusto. Lo diciamo soprattutto all’Europa. Ma non abbastanza a noi stessi. L’intervento dello Stato e l’erogazione di sussidi sono necessari ma non possono che avere una durata limitata. Si tornerà a crescere, sostenendo il peso del debito pubblico, solo se si rilanceranno investimenti, competenze, merito, ricerca, concorrenza. In sintesi estrema: se si avrà cura del capitale umano. Nel Decreto rilancio, tanto per fare un esempio, alla scuola vengono destinati 1,5 miliardi. La metà di quello che si è deciso (ancora) di perdere con Alitalia. Da domani si riapre tutto, si dice. No, la scuola resta chiusa. L’idea perversa di un’assistenza universale giustificata dal bisogno (che sottende un sospetto radicato e diffuso verso l’impresa) è un colossale inganno che pagheranno i nostri figli e nipoti. Come segnala Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli, non dobbiamo ripetere quello che accadde dopo la crisi finanziaria del 2008-2009 dalla quale, a differenza di altri Paesi, non ci eravamo mai ripresi prima della pandemia. Che cosa successe allora? «Un abbandono degli studi universitari – spiega Gavosto – con conseguenze drammatiche per le prospettive lavorative di molti giovani. I diplomati e i laureati entrati nel mercato del lavoro, a partire dal 2009, hanno ottenuto impieghi meno elevati e peggio retribuiti rispetto alle generazioni precedenti».

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, in un’intervista a Repubblica, ha assicurato che farà di tutto per evitare che si ripeta il crollo del 20 per cento nelle immatricolazioni del periodo 2008-2013. Ma un intervento sul diritto allo studio è solo un pannicello. L’esplodere di una povertà educativa come conseguenza di una profonda recessione aumenta ancora di più le disuguaglianze. Allarga il solco già profondo che separa chi è all’interno di un circuito economico seppur indebolito e chi ne è stato espulso. Questa fascia sociale in difficoltà sarà costretta a privilegiare il sostentamento immediato e a penalizzare l’investimento in istruzione e formazione dei propri figli.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.