Coronavirus, così la Lombardia «controlla» i movimenti via cellulare
La verifica (anonima) attraverso le celle telefoniche: appena il 60% resta a casa
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Milano – Il sistema è «quantitativo», quindi non tiene conto del motivo e dell’effettiva necessità degli spostamenti. Ma fornisce un’indicazione visiva di quanto i divieti non siano ancora rispettati come sarebbe necessario. In Lombardia, infatti, gli spostamenti si sono ridotti solo del 60%: «Troppo poco» per il governatore Attilio Fontana: «Non si deve ancora ritornare alla vita normale. Dobbiamo essere più rigorosi. Vedo e mi lascia un po’ perplesso che per 2-3 giorni si rispettano rigorosamente le norme, poi diventa tutto un po’ più lasco».
Per questo la Lombardia da qualche giorno utilizza un sistema di analisi degli spostamenti «da cella a cella» dei cellulari per capire quanti abitanti si muovono sul suo territorio.
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