L’Oms aveva previsto tutto: ecco il rapporto inascoltato

Davide Bartoccini

Possibile che l’Organizzazione Mondiale della Sanità fosse già stata allertata dell’incombente minaccia di una pandemia globale? Sembrerebbe di si, ed è quello che sosterrebbe un rapporto redatto da un gruppo di esperti incaricato dalla stesso Oms di valutare possibili scenari che avrebbero messo a rischio la sanità mondiale.

Il Global Preparedness Monitoring Board avrebbe infatti redatto un documento di 48 pagine dal titolo: ”Un mondo a rischio”, dove un virus paragonabile al nuovo Sars-Cov veniva menzionato come agente patogeno in grado di scatenare un’epidemia di ampia portata che si sarebbe potuta tramutare in una pandemia.

Secondo gli esperti consultati dall’Organizzazione mondiale della Sanità, lo spettro di nuove epidemie capaci di scatenare “un’emergenza sanitaria globale” incombevano su di noi. E lo scrivevano nero su bianco già a settembre 2019: almeno due mesi prima che il Sars-Cov2 (o Covid-19) iniziasse a diffondersi nel primo focolaio localizzato nella regione cinese dell’Hubei. “C’è una minaccia molto reale di una pandemia in rapido movimento, altamente letale, di un agente patogeno respiratorio che uccide da 50 a 80 milioni di persone e spazza via quasi il 5% dell’economia mondiale”, scrivevano gli esperti, redigendo spaventose proiezioni che fino ad ora – 189,000 contagiati – sono distanti, ma non affatto improbabili se il virus propagasse nell’America continentale e in Africa.

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