Elezioni in Umbria, la sfida di Salvini: «Dedicherò la vittoria al premier Conte e a Di Maio»

Il leader leghista è pure convinto, anche se lo riferisce soltanto ai suoi, che l’esito delle elezioni umbre aprirà «un casino tra i 5 Stelle, partiranno tutti all’attacco di Di Maio». Mentre Giorgia Meloni è «molto contenta che in Umbria sia arrivato mezzo governo italiano per mettere la faccia sulla sconfitta». E aggiunge: «Nel momento in cui porti il governo qui e poi non vinci, vai a casa». La pensa così anche Salvini: «Se vuoi negare il valore politico nazionale di un’elezione, non porti lì il presidente del Consiglio». Poi ridacchia: «Da Di Maio e Conte c’erano 20 persone, vengano un po’ a vedere le piazze nostre». Insomma: «Vedo Conte molto suscettibile ultimamente, ha capito che per lui la pacchia sta finendo». E così, il centrodestra vede davvero le elezioni umbre come il D-Day per la conquista del Paese. Lo ha detto nettissimo Salvini: «Questa terra domani darà una lezione di democrazia che se la ricorderanno per i prossimi 50 anni. E poi a gennaio votano Calabria e Emilia-Romagna, e ci metterò l’anima che vinca il cambiamento».

Infine, «in primavera sarà la volta della Toscana, e poi andiamo a votare a livello nazionale e torniamo al governo dal portone principale». E dato che il voto umbro sarà «l’innesco della reconquista», Salvini se la ride: «Dedico questa vittoria a Giuseppe Conte e Luigi Di Maio». Se il centrodestra di solito prende di mira soprattutto Di Maio e Conte, ieri Meloni non ha risparmiato Luciana Lamorgese: «Il ministro degli Interni, che dovrebbe occuparsi della sicurezza, ha ricevuto le ong e si siede al tavolo con gente che sistematicamente viola le leggi italiane. Vi sembra normale?». Intanto, Silvio Berlusconi rilancia un suo antico cavallo di battaglia, una sorta di «no tax day». In molte città oggi si troveranno i banchetti di FI per raccogliere le firme sulla proposta di inserire in Costituzione un tetto massimo alle tasse, una delle quattro raccolte di firme lanciate sabato scorso a Roma, insieme all’elezione diretta del capo dello Stato, l’abolizione dei senatori a vita, la supremazia dell’ordinamento italiano su quello comunitario. Tutti temi che formeranno il «basso continuo» dell’attività dell’opposizione di centrodestra.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.