Archive for Luglio, 2020

Attilio Fontana ci vuole fare passare tutti per allocchi

martedì, Luglio 28th, 2020

l presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sta vivendo giorni sfortunati, e tutti gli uomini sfortunati suscitano solidarietà. È dunque con simpatia che si propone qualche nota sui suoi tentativi di discolparsi, con buone speranze dal lato penale (gli si augura di risultare innocente) e meno buone dal lato politico (ma questo è un paese che perdona le colpe degli amici e dimentica rapidamente quelle degli avversari).

In un’intervista concessa oggi a Francesco Bei per Repubblica, Fontana scansa con sdegno l’ipotesi che i cinque milioni di euro giacenti sul conto svizzero e proveniente dalle Bahamas (da dove sono rientrati con lo scudo fiscale per i denari illecitamente detenuti all’estero) provengano da evasione. Mio padre era un dipendente della mutua – dice – e mia madre una super fifona: figuriamoci se frodava l’erario. Non c’è motivo di dubitarne. Certo, è una cifra importante. Non so perché i miei portassero soldi ai Caraibi, aggiunge, ma negli anni Ottanta era di moda (sì, c’erano i Duran Duran, il piumino Moncler e il conto alle Bahamas). Comunque, a metà degli anni Ottanta con quei soldi ci potevi quasi comprare Maradona (il Napoli lo pagò 14 miliardi di lire). È inevitabile sollevare un po’ di curiosità.

Nella stessa intervista, Fontana spiega di avere ereditato il conto, di averlo dichiarato nel rispetto delle leggi e di aver pagato il dovuto. Ma sempre stamattina, sul Corriere, Luigi Ferrarella racconta della multa da mille euro comminata dall’Anac (Anticorruzione) poiché Fontana nel 2016 aveva omesso la dichiarazione sul suo stato patrimoniale (relativa al 2015, anno in cui i soldi del conto svizzero vengono sanati). Ferrarella ipotizza che mille euro di multa erano una sanzione molto abbordabile, in cambio del silenzio su una eredità così particolare, e così particolarmente imbarazzante per un uomo delle istituzioni. In seguito Fontana dichiarerà tutto, ma senza più l’obbligo di indicare la voluntary disclosure, cioè di aver sanato soldi illecitamente depositati all’estero.

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Coronavirus, Gualtieri: “Proroga smart working e incentivi al lavoro” | Nel dl agosto fondi per turismo e scuola

martedì, Luglio 28th, 2020

Per favorire la ripartenza post-coronavirus, all’esame del governo ci sono “interventi per sostenere il mercato del lavoro con assunzioni a tempo indeterminato e uscita dalla cig”. A indicarlo è Roberto Gualtieri che cita “una deroga alle norme sui contratti a termine e la proroga delle procedure semplificate per lo smart working nel privato”. Nel decreto agosto “ci saranno aiuti per automotive, turismo e ulteriori misure a sostegno della crescita”.

Risorse per enti locali e scuola Il ministro dell’Economia, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, conferma poi che nel nuovo provvedimento ci sarà lo sblocco di investimenti per gli enti locali “per circa 5,5 miliardi”: “Destineremo una quota delle risorse alla scuola per facilitare e aiutare l’avvio del nuovo anno scolastico”, osserva.

Verso la riforma fiscale Parlando del Recovery plan il titolare di via XX settembre spiega che le azioni saranno “associate a riforme per rendere più agevole lavorare in Italia quindi attirare capitale e imprese”, e in questo quadro è “fondamentale procedere alla riforma fiscale che con una attenta politica di diminuzione fiscale e di riduzione del tax gap contribuisca a una maggiore equità ed efficienza del prelievo”. Sarà rivisto anche “il sistema delle imposte ambientali e i sussidi dannosi per l’ambiente per incentivare la transizione ecologica” e il contrasto all’evasione fiscale “continuerà a svolgere un ruolo cruciale”.

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Coronavirus, Speranza: “Non dividiamoci sulle regole essenziali. Riaprire le scuole è una priorità”

martedì, Luglio 28th, 2020

“Di fronte a una crisi e a un’emergenza come quella del Covid il Paese deve essere unito. Non dividiamoci su questioni fondamentali. Sono rimaste tre regole: l’uso delle mascherine, la distanza di almeno un metro e il frequente lavaggio delle mani. Queste regole restano essenziali”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a Matteo Salvini che aveva respinto l’uso dei dispositivi di protezione anti Covid-19.

Priorità alle scuole – Oltre che della necessità di seguire alcune norme per affrontare l’emergenza ancora in corso, Speranza ha parlato anche di un’altra urgenza, quella che riguarda le riaperture e, in particolare, la riapertura delle scuole. “A fine agosto si riunirà il nostro Comitato tecnico scientifico per una valutazione finale ma la nostra priorità è riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado”, ha detto.

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Buste paga, con lo stipendio di luglio arriva il nuovo bonus da 100 euro

martedì, Luglio 28th, 2020

MILANO – Il 27 del mese è sinonimo di stipendi per molti italiani e, in particolare in questi mesi tremendi per la crisi scaturita dalla pandemia di coronavirus, questo luglio porta con sé l’attesa novità del nuovo bonus in busta paga.

Si tratta di una evoluzione del vecchio bonus Renzi da 80 euro che il governo aveva lanciato tra i provvedimenti fiscali in abbinata all’ultima legge di Bilancio. Una misura, dunque, antecedente la pandemia. E’ così una delle tante novità che si sono sommate ai più recenti provvedimenti anti-crisi, per i quali si aspetta ancora un supplemento in agosto vista la gravità delle ripercussioni sul mercato del lavoro e le attività economiche.

Rep

Cuneo fiscale, tutti gli aumenti mensili per fasce di reddito. Per chi guadagna 39 mila euro saranno 16 euro in più

di VALENTINA CONTE
La nuova impostazine del bonus è così strutturata. Per gli undici milioni di lavoratori che costituiscono la platea dell’ex bonus Renzi (reddito da 8.174 a 26.600 euro), il beneficio mensile sale da 80 a 100 euro. Stessa cifra recapitata al nuovo scaglione di redditi beneficiari, quelli fino a 28 mila euro: sono, a conti fatti, quelli che incassano l’aumento maggiore.

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L’infettivologo Galli contro i ‘negazionisti’ della mascherina: “Da Lega messaggio pericoloso”

martedì, Luglio 28th, 2020

“Penso che tutto quello che è stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità”. Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano e past president della Società italiana di Malattie Infettive (Simit), stigmatizza le posizioni espresse in occasione dell’incontro ‘Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti’, alla presenza tra gli altri del leader della Lega Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi e il tenore Andrea Bocelli.  E anche Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale, commenta nettamente le posizioni espresse dai ‘negazionisti’ riuniti a convegno e all’AdnKronos salute risponde sull’uso della mascherina: “Dobbiamo ancora usarla, non se ne può ancora fare a meno: penso che debba diventare un po’ come gli occhiali da sole, da portare con noi e usare quando serve, ovvero nei luoghi chiusi, affollati, e all’aperto quando non si può rispettare il distanziamento”.

Coronavirus, al Senato il convegno dei “negazionisti”. Salvini: “Non metto la mascherina”. Sgarbi: “In Italia non c’è più”

di LAURA MARI
Armando Siri (Lega),  tra gli organizzatori del dibattito, ha parlato di “eccessivo allarmismo”, mentre per Salvini il bollettino quotidiano dei contagi rappresenta un “terrorismo mediatico”. Ed ancora: “La libertà di pensiero è il primo bene a rischio: c’è un fronte di chi ha un’idea diversa rispetto al mainstream. Io mi sono rifiutato di salutare di gomito. Se uno mi allunga la mano, mi autodenuncio, gli gli do la mano”, ha detto il leader della Lega.

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La crisi post-Covid è costata 500mila posti di lavoro. Istat: “Un terzo delle imprese rischia di chiudere”

martedì, Luglio 28th, 2020

Il mercato del lavoro in Italia ha segnato “tre mesi consecutivi di cadute congiunturali”, un trend non fortissimo ma “persistente”: lo ha detto Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istat, in audizione al Senato, parlando di “un calo del mercato del lavoro di circa 500.000 occupati dall’inizio della pandemia”. Monducci, citando le indagini a disposizione, ha aggiunto che “oltre un terzo delle imprese” ha denunciato fattori economici ed organizzativi che mettono a rischio la sopravvivenza, rilevando un rischio per la sostenibilità dell’attività da qui a fine anno”.

Rivoluzione smart working, l’Italia travolta dal lavoro. “Stiamo troppe ore davanti al pc”
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Cappato e Welby assolti. Così i giudici ampliano il diritto al suicidio assistito

martedì, Luglio 28th, 2020

NICCOLO’ ZANCAN

«Il fatto non costituisce reato». Non è stato «aiuto al suicidio». È stato qualcos’altro, che in Italia ancora non trova un nome e una via legale. Ma il gesto compiuto da Mina Welby e Marco Cappato, che il 13 luglio 2017 accompagnarono Davide Trentini, 53 anni, malato di Sla, a morire in una clinica Svizzera, è stato ritenuto degno di assoluzione. Così come era già successo per Dj Fabo, ieri è arrivata un’altra sentenza storica.

Nell’aula della Corte d’Assise di Massa Carrara, il pm Marco Mandi aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi. Ma l’aveva fatto, codice alla mano, pronunciando queste parole: «Chiedo la condanna con tutte le attenuanti generiche e ai minimi di legge. Il reato di aiuto al suicidio sussiste, ma credo ai loro nobili intenti. È stato compiuto un atto nell’interesse di Davide Trentini, a cui mancano i presupposti che lo rendano lecito. Colpevoli sì, ma meritevoli di alcune attenuanti che in coscienza non mi sento di negare». Prima che la corte si ritirasse in camera di consiglio, Marco Cappato aveva rilasciato una dichiarazione spontanea: «Abbiamo fornito un aiuto innegabile in assenza di qualunque parametro di legge. Abbiamo aiutato Trentini in base ad un dovere morale e lo rifarei esattamente nello stesso modo. Alla corte vorrei ricordare che, dalla morte di dj Fabo e di Trentini, altre decine di persone si sono recate in Svizzera per il suicidio assistito e le autorità italiane ne sono state informate da quelle elvetiche. Nessun procedimento penale, però, si è aperto. Quelle persone non hanno avuto bisogno di noi, perché avevano i soldi per farlo. Ma questo non può essere il discrimine tra malati che soffrono». Non può esserci differenza fra chi si può permettere l’ultima scelta e chi no, questo sembra confermare la sentenza di ieri. Anche Mina Welby, entrando nel Palazzo di giustizia di Massa Carrara, aveva usato parole ferme.

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Morto a 100 anni il grande attore Gianrico Tedeschi, una vita in scena

martedì, Luglio 28th, 2020
Gianrico Tedeschi

PETTENASCO (NOVARA). Aveva festeggiato 100 anni lo scorso 20 aprile, ricevendo gli auguri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: Gianrico Tedeschi, decano del teatro italiano, volto caro al grande pubblico grazie al varietà e alla pubblicità in tv con Carosello, è morto la notte scorsa nella sua casa di Crabbia di Pettenasco, sul lago d’Orta. Nato a Milano nel 1920, Tedeschi ha trascorso 70 anni in scena – ancora quattro anni fa recitava Dipartita finale con la regia di Branciaroli – attraversando il Novecento e rappresentandolo nel bene e nel male, grazie alla sua fedeltà a principi etici e civili oltre che artistici, alla sua ironia e soprattutto alla sua umanità. Diplomato a vent’anni, Tedeschi parte poi per la guerra, sottotenente in Grecia, e dopo l’8 settembre, rifiutandosi di aderire alla Repubblica di Salò, finisce in un lager nazista in Germania dove recita con i compagni di prigionia (da Giovanni Guareschi a Enzo Paci); dopo la Liberazione riesce a entrare in Accademia a Roma e nel 1947 debutta, scelto e diretto da Strehler.

Inizia così una carriera di successo, che lo vede lavorare con registi che vanno da Visconti a Ronconi, passando per Garinei e Giovannini per un celeberrimo ”My fair lady”, come lo porterà a partecipare agli storici sceneggiati tv, a diventare amato personaggio di un Carosello di dolciumi, a essere in radio con Raffaella Carrà, a far cinema con, tra i tanti, Bragaglia, Steno, Dessin e Rossellini. Recita con Ruggero Ruggeri e Salvo Randone, passando per Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Romolo Valli e tantissimi altri, ma anche Renato Rascel e Domenico Modugno, per arrivare oggi ad avere accanto giovani come Massimo Popolizio, Sergio Rubini o Marina Massironi.

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In che mondo vivono certi nostri politici

martedì, Luglio 28th, 2020

di MICHELE BRAMBILLA

Attilio Fontana è un disonesto, che ha cercato di trasformare il bisogno di camici per l’emergenza Covid in un affare di famiglia? Sinceramente non lo credo. E i consiglieri regionali toscani, che durante il lockdown hanno incassato i rimborsi chilometrici anche se non si sono mai mossi da casa, sono essi pure dei ladri? Non credo neanche questo. 
Ma il succedersi dei fatti (ora oggetto di inchieste da parte di Procura di Milano e Corte dei Conti) dimostra una tale goffaggine, un tale distacco dalla realtà che ci fa chiedere in quale mondo vivano certi amministratori pubblici. 
Vediamo di ricapitolarli sommariamente, questi fatti. E partiamo dalla Lombardia.

C’è bisogno di camici e la Regione ne acquista 75 mila dall’azienda di proprietà del cognato del presidente Fontana. Il quale, accortosi dell’inopportunità (o consigliato di accorgersi), chiede al cognato di trasformare la vendita in una donazione; quindi, da un suo personale conto svizzero lo risarcisce (parzialmente) con un bonifico di 250.000 euro. È dunque perfin possibile che Fontana ci abbia rimesso di tasca propria? Può darsi. Ma il problema è che a un pasticcio del genere non ci si doveva neppure arrivare. Si doveva capire subito che i parenti, dagli appalti pubblici, devono stare fuori. E magari capire anche che non è bello neppure fare bonifici da conti svizzeri, sia pur regolari, o meglio regolarizzati da uno scudo fiscale. Sono cose che i cittadini non digeriscono più da un pezzo; e tantomeno le digeriscono ora che sono alle prese con una crisi che ricorderemo a lungo.

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I rimborsi? Solo 12 consiglieri li restituiscono

martedì, Luglio 28th, 2020

di LUIGI CAROPPO

Entro quindici giorni da oggi, i 41 consiglieri toscani dovranno rendere noto a chi devolveranno i “bonus trasferte” ricevuti tra le voci dello stipendio durante il lungo periodo di sospensione delle riunioni del Consiglio regionale. I soldi erogati dalla Regione Toscana per essere presenti agli appuntamenti dell’assemblea, circa 80mila euro per due mesi e mezzo di lockdown in cui non si sono svolte riunioni a Firenze, dovranno essere restituiti. O si sapranno i nomi chi si rifiuta.

La svolta è arrivata dopo che il caso è esploso nel bel mezzo della campagne elettorale per le Regionali di settembre: oggi il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, candidato governatore per il centrosinistra, ribadirà la linea della fermezza annunciata ieri su Qn: “Entro due settimane farò sapere pubblicamente chi ha fatto e chi non ha fatto le donazioni e a chi sono andati i soldi” evidenzia. “Chi non lo ha fatto finora ha tempo per intervenire” continua “anche se la legge regionale dice che il pagamento del bonus trasferte anche in questi mesi era comunque legittimo”.

È una questione morale e di portafoglio di fronte alla crisi post Covid-19 e alle migliaia di euro pagate per trasferimenti mai avvenuti perché tra il 26 febbraio e il 14 maggio nessuno dei consiglieri regionali si è spostato da casa. Nel frattempo infuria la polemica elettorale e aumentano i diti alzati della serie ”io la donazione l’ho fatta anche se non l’ho detto’. Per ora una dozzina di consiglieri ha fatto sapere pubblicamente di aver “saldato” il conto.

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