Bankitalia, dopo Visco è l’ora di Panetta

Ha vissuto al vertice le molte dimensioni di una banca centrale, si è occupato di vigilanza, stabilità finanziaria, politica monetaria e a Francoforte ha arricchito il curriculum occupandosi dell’innovazione sul sistema dei pagamenti e di euro digitale. Tutte esperienze – con approdi internazionali – che gli permetterebbero di dare un volto anche più complesso e più moderno alla Banca. Di sicuro è un percorso considerato più articolato di quello di Daniele Franco, l’unico nome che in questi mesi è rimasto, ipoteticamente, a contendere la promozione di Panetta a governatore. Da Ragioniere dello Stato, prima, e ministro dell’Economia del governo di Mario Draghi, poi, è stato regista della finanza pubblica italiana. Molto stimato dentro la Banca d’Italia, per qualche settimana è stato il candidato del ministro dell’Economia, e suo successore al Mef, Giancarlo Giorgetti. Il dualismo, se mai c’è stato, è durato, lo scorso autunno, giusto il tempo di chiudere la lista dei ministri, e confermare che Panetta aveva preferito restare a Francoforte. Se fosse andata diversamente, le chance per Franco sarebbero aumentate, anche se poi l’ex ministro del governissimo di Draghi avrebbe dovuto lavorare per consolidare una sponda politica con la nuova maggioranza.

LA STAMPA

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