Alluvione, oggi in Cdm 300 milioni dal governo

Il governo prevede di intervenire in due fasi: prima l’emergenza, e poi i contributi, i cosiddetti ristori. Per questo capitolo sarà decisivo l’intervento dell’Europa, sul modello, è l’auspicio di tutti, di quanto avvenuto dopo il terremoto, sempre nella stessa Regione, del 2012: 670 milioni in quel caso, a fronte di danni per 12 miliardi.

Le misure prese dal Consiglio dei ministri andranno dall’ampliamento delle aree interessate dallo stato d’emergenza, per esempio alla provincia di Rimini e agli Comuni interessati, alla sospensione dei tributi delle zone più colpite. Ci saranno poi interventi necessari per la gestione degli esami di Stato, misure a sostegno dell’agricoltura, sia dal punto di vista fiscale che dei contributi a favore, senza dimenticare integrazioni e una tantum, rispettivamente, per dipendenti e autonomi.

Per i ristori veri e proprio si attende una stima più precisa dei danni. Mentre la sospensione dei mutui, secondo le previsioni, non farà parte del decreto licenziato oggi, ma sarà oggetto di un accordo specifico con l’Abi. Altri provvedimenti presenti nelle bozze che circolavano in serata prevedono l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici e la possibilità di recuperare le prove dei concorsi pubblici per i candidati che vivono nei Comuni alluvionati. Salvini promette procedure per «lavori rapidi», e sblocca 3 miliardi del suo ministero.

La ricerca dei fondi non si ferma. Il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, ha rivelato che il governo sta pensando a lotterie aggiuntive e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata. Mentre il ministro delle imprese e il Made in Italy Adolfo Urso punta sui francobolli: «Una seria filatelica con sovrapprezzo destinato alla ricostruzione delle zone». I francobolli saranno dedicati ai soccorritori della Romagna.

LA STAMPA

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