Scudetto Napoli, la gioia De Laurentiis e la commozione di Spalletti. Scontri a Udine

Ore 00:53 – Napoli campione d’Italia: delirio in città, migliaia di persone in strada

La grande attesa dei tifosi del Napoli, durata 33 anni dall’ultima conquista del titolo, si è conclusa giovedì sera,4 maggio, al triplice fischio finale di Udinese-Napoli. Agli azzurri bastava un sol punto per laurearsi campioni d’Italia per la terza volta ed è bastato l’1-1 colto alla Dacia Arena grazie al gol di Osimhen. A Udine erano attesi 15mila tifosi partenopei ma ne sono arrivati almeno 5mila di più A Napoli, invece, una città intera è esplosa di gioia al triplice fischio finale, con fuochi d’artificio in tutti i quartieri. Al Maradona sono arrivati invece tutti i 60mila annunciati per guardare il match dagli otto maxi schermi posizionati lungo il terreno di gioco. Tutto il mondo festeggia lo scudetto del Napoli. Anche Sophia Loren: «O sapev ca vinceva `o Napule, ma figurat.. (lo sapevo che vinceva il Napoli, ma figurati; ndr)».

Ore 00:49 – Milano si tinge d’azzurro per lo scudetto del Napoli: fuochi d’artificio in piazza Duomo e caroselli d’auto

Anche a Milano è esplosa la festa per la storica vittoria dello scudetto da parte del Napoli. Dopo il pareggio con l’Udinese che ha incoronato i partenopei Campioni d’Italia sono iniziati i festeggiamenti con tanto di fuochi d’artificio fatti esplodere in piazza Duomo dove in tanti sono arrivati i tifosi del Napoli, come non succede nemmeno a Capodanno.

Ore 00:46 – Scontri in campo al Dacia arena tra le tifoserie

Alcune decine di tifosi dell’Udinese sono entrati in campo con cinghie e bastoni correndo verso la folla di tifosi napoletani che a centinaia si erano stretti intorno ai propri beniamini. Sono seguiti tafferugli per alcuni minuti prima che le forze dell’ordine in tenuta antisommossa entrassero in campo e riuscissero a separare i pochi facinorosi dalla folla festante. Subito dopo un cordone di poliziotti si è messo in postazione davanti alla curva nord dove erano rientrati i supporter bianconeri impedendo loro di tornare in campo. Analogamente nell’altra metà campo, più lentamente, un più corposo numero di poliziotti si è schierato trasversalmente al campo a contenere gli entusiasmi azzurri, fino a far rientrare anche i tifosi del Napoli nella curva sud da dove erano scesi. Intorno alle 23.15 a circa mezzora dal fischio finale gli spalti della tifoseria bianconera si sono quasi completamente svuotati. Mentre dall’altro lato dello stadio i tifosi azzurri hanno ripreso a festeggiare con cori e sventolii di bandiera. Durante l’azione delle forze dell’ordine è stato chiesto più volte di tenere libero uno degli accessi al campo per consentire l’arrivo dei sanitari per soccorrere un paio di persone ferite o che avevano accusato un malore.

Ore 00:43 – De Luca: «Vittoria Scudetto motivo di orgoglio e di riscatto per Napoli e per il Sud»

«La vittoria dello scudetto da parte del Napoli è un risultato sportivo straordinario che passa alla storia del calcio italiano. È un riconoscimento per una squadra e un allenatore che hanno dimostrato sul campo una assoluta eccellenza. Facciamo a tutti loro i nostri complimenti». Lo scrive su Twitter Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. «È una vittoria che si carica, come è evidente, anche di altri significati che vanno al di là del calcio. È un motivo di orgoglio e in qualche modo di riscatto per Napoli e per il Sud e per i tanti nostri concittadini che ci guardano da ogni parte del mondo», conclude De Luca.

Ore 00:42 – De Laurentiis a tv Usa: «E ora la Champions!»

De Laurentiis ha definito l’acquisto del Napoli l’«esperienza più fantastica di ogni film che abbia fatto» e, rispondendo alla domanda di uno dei commentatori in studio, Marco Messina, se quelli fossero stati i 37 milioni meglio spesi della sua carriera, il presidente ha risposto: «Sì, sì, hai ragione». I conduttori della tv americana gli hanno chiesto quali fossero le sue aspettative, un anno fa, dopo la partenza di Mertens, Fabian Ruiz, Insigne, Koulibaly. «A fine maggio – ha risposto – alcuni giornalisti mi dissero `tu hai praticamente venduto tutti i giocatori, cosa farai il prossimo anno? E io dissi, ´vinciamo di sicuro lo scudetto’ e loro si misero a ridere». Il presidente ha poi indicato qual è stata la chiave del successo: il ricambio di giocatori senza più entusiasmo e la costruzione di un gruppo. «L’anno scorso – ha spiegato – avevamo visto giocatori un po’ svuotati, non avevano più entusiasmo. Così avevo bisogno di gente nuova. Non avevo bisogno di fare una squadra comprando quel giocatore, quello e quello ancora, io volevo che venisse creato un gruppo. Perché una squadra deve essere formata da un gruppo di undici giocatori più altri undici e avere tutti allo stesso livello, compresi i sostituti». L’ultima battuta è ancora sulla Champions. In studio gli hanno chiesto cosa prevede per il futuro del Napoli, e lui ha ribadito il suo sogno: «Se la Uefa non ci fermerà, come ha fatto l’arbitro nelle due partite (con il Milan ai quarti di finale, ndr), probabilmente il prossimo anno vinceremo la Champions League».

Ore 00:36 – L’Equipe: “La Resurrezione di Napoli”

Il quotidiano sportivo francese L’Equipe titola “La Resurrection”, “La Risurrezione”, dopo la vittoria del Napoli. «A 33 anni dal suo ultimo titolo – sottolinea il giornale – Napoli è campione d’Italia. 1987 – 1990 – 2023».

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Ore 00:31 – I complimenti dell’Inter

L’Inter è stata fra le prime società di serie A a complimentarsi col Napoli per la vittoria dello Scudetto. Questo il tweet dei nerazzurri: «Il Presidente Steven Zhang e tutto il Club si congratulano con il Napoli e con Luciano Spalletti per la conquista dello Scudetto. Congratulazioni Napoli, Campioni d`Italia 2022/23»

Ore 00:29 – Il sarcasmo della Juventus

«Visti i tanti complimenti ricevuti in questi anni non potevamo esimerci…». Lo scrive ironicamente la Juventus su Twitter commentando lo scudetto conquistato dal Napoli e chiudendo la frase con una risata rappresentata da un’emoticon. E poi, il club bianconero aggiunge: «Congratulazioni al Napoli per la conquista del suo terzo scudetto!». Il tweet arriva dopo i battibecchi dei giorni scorsi: Massimiliano Allegri che si era arrabbiato alla fine della partita con il Napoli («Bellissimo, siete riusciti a vincere uno scudetto») e le parole dure di Aurelio De Laurentiis: «Ho vinto lo scudetto dell’onestà. Il ciclo vincente? Credo si sia aperto già tempo fa. Siamo stati vincenti per anni, avevamo potuto vincerne altri ed è come se li avessimo vinti ma l’irregolarità costante qualche volta ci ha frenati». Ora i complimenti ironici della Juventus.

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Ore 00:28 – Berlusconi: «La città se lo merita, complimenti»

Anche Silvio Berlusconi si unisce al coro di festeggiamenti per il Napoli campione d’Italia dopo 33 anni: «Una città in festa, una città che se lo meritava, complimenti, complimenti, complimenti. Una città incredibile che trascina anche noi dentro la sua gioia. Quindi anche noi diciamo: Forza Napoli, bravo Napoli, avanti tutta, questo deve essere l’inizio di una grande storia di vittorie! I napoletani, davvero, se lo meritano e noi siamo tutti con loro. Evviva, evviva, evviva! E lo dico col cuore, anche io che mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano».

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Ore 00:26 – Le lacrime di Spalletti: «Dedicato a mio fratello scomparso»

Lo ha vinto sul campo, come voleva. Non nel suo, e il finale è stato incandescente. Spalletti, il visionario, l’allenatore geniale, distende la fronte, libera il sorriso, abbraccia chiunque gli capiti a tiro. Molla i freni dopo una gara tiratissima, si rivolge a Napoli:«Questo traguardo è per te». alla fine arriva la dedica agli affetti più cari: «A mia figlia Matilde, alla famiglia, che è sempre lì a spingere. A tutti gli amici, a mio fratello Marcello». E a quel punto Spalletti, nominando il fratello scomparso 4 anni fa, si commuove e in lacrime lascia la postazione dell’intervista.

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Ore 00:25 – Lorenzo Insigne: «La rivincita degli ultimi»

Napoletano, tifoso del Napoli, suo fantasista. Il rapporto quando vestiva la maglia azzurra non è stato sempre facile, ma da Toronto Lorenzo Insigne fa sentire tutto il suo amore per la sua squadra e la sua città. «Oggi è la rivincita degli ultimi, di quelli che non si arrendono mai — il post su Instagram —. Un gruppo fantastico che ha dimostrato di essere all’altezza di questo terzo scudetto. Grandi ragazzi con il cuore vicino a tutti voi. Napoli campione».

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Ore 00:21 – La festa in diretta

Il centro è stracolmo di gente che canta e balla. Nelle vicinanze di largo Maradona si raccolgono i tifosi per festeggiare. Ma il primo coro e la prima dedica è per Diego. In migliaia cantano l’inno di Maradona tra sventolio di bandiere e fumogeni.

Qui il racconto in diretta

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