Pnrr, Crosetto: “Non sappiamo come spendere 200 miliardi, prendiamo solo i fondi che useremo”

Federico Monga

«Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, bisogna prendere solo le risorse che siamo in grado di spendere». Di fronte alla platea dei più importanti imprenditori cuneesi, durante la presentazione della classifica Top 500, a cura di Pwc e La Stampa, il ministro della Difesa Guido Crosetto, affronta i temi economici e finanziari, dal Recovery al Mes ai balneari. Invita l’Europa a fare di più per il cessate il fuoco in Ucraina e a investire con forza in Africa per cambiare il verso dell’immigrazione.

Ministro rischiamo di perdere i fondi del Pnrr?
«L’Italia può fare tutto tranne che perdere i soldi. Faccio un esempio: prendiamo 100 milioni di euro per un’opera, entro la scadenza ne spendiamo solo 98. Significa che dobbiamo restituirne 98 milioni e ci teniamo l’opera non finita che dovremo pagare con il nostro bilancio. Il problema non è solo burocratico, di progettazione. La vera domanda è l’Italia ha la possibilità di scaricare a terra 200 miliardi in tre anni».

Che risposta si dà?
«La risposta va cercata nel Paese. Se io progetto di fare, ad esempio, 100 chilometri di gallerie e non ho le talpe per scavare, è inutile che faccio l’appalto. Perché le aziende che producono le talpe che scavano le gallerie sono 3 al mondo. Una è tedesca e due sono cinesi, e hanno prenotazioni per i prossimi 5 o 6 anni. Quando il Pnrr sarà già terminato. La discussione in Europa è su questa tagliola. La risposta del governo deve essere pragmatica, reale, valutata nei tempi».

Abbiamo chiesto troppi fondi? L’Italia è l’unico Paese che ha chiesto tutto.
«Consiglierei di prendere solo i fondi che si è sicuri di spendere».

Rifare gli stadi serve?
«Un investimento deve produrre qualcosa. Non so se rifare uno stadio sia proprio un investimento come una strada, un ponte o il 5G».

Veniamo al Mes, restiamo gli unici a non aver approvato la riforma.
«Il Mes non è nato come forma di finanziamento, ma come possibilità dell’Europa di intervenire in crisi come quella greca. E in Grecia dopo il maxi-prestito, la Troika ha commissariato una nazione sostituendosi al Parlamento. A me non piace. Se il Mes diventasse uno strumento che sostituisce la possibilità della Bce di intervenire nell’acquisto dei debiti sovrani quando si alzano troppo i tassi allora se ne stravolgerebbe il ruolo originale e potrebbe diventare utile».

Perché la Francia ha firmato e noi no?
«Perché pensa di non averne bisogno».

La guerra in Ucraina sarà ancora lunga?
«Per la Russia i morti e il tempo non hanno valore. Putin vive in una condizione per cui i morti, 100 mila o 300 mila, e il tempo, 1 anno o 3, non sono un problema. Per l’Occidente il tempo, i morti e le opinioni pubbliche sono un fattore rilevante. Si scontrano due mondi completamente diversi».

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