I bengalesi sul barcone sbeffeggiano l’Italia: il passaporto fatto a pezzi e lanciato in mare

Ma al di là del singolo caso che abbiamo intercettato nelle ultime ore, a far fare quella fine ai loro documenti sono in tanti, soprattutto i migranti economici che sanno di non avere alcun diritto di protezione internazionale perché non provenienti da Paesi afflitti da guerre o persecuzioni. Gettare via i propri documenti e poi tentare di ingannare l’Italia e l’Europa: questo l’obiettivo non dichiarato ma evidente in casi come questi, che fanno il paio con i sedicenti minori, ossia migranti che al momento dell’arrivo dichiarano un’età inferiore rispetto a quella effettiva per avere accesso ai benefit garantiti agli infanti e a chi non ha raggiunto la maggiore età.

Il nostro Paese sembra essersi anestetizzato a tutta questa illegalità, anche a causa degli anni di immobilismo della sinistra, che ha permesso la costruzione di un’immagine di impotenza dell’Italia all’estero. La percezione che dall’altra parte del Mediterraneo hanno del nostro Paese è quella di uno Stato dal ventre molle, dove alla fine riuscire a mettere in atto le gabole che altrove non sarebbero tollerate. E dal Nord Africa avanza anche la propaganda incentrata sulla volontà di mettere in atto una sostituzione etnica, portata avanti per alimentare le partenze anche davanti all’umana paura mostrata spesso dai migranti per i troppi naufragi nel mar Mediterraneo.

IL GIORNALE

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