L’uomo della profezia in tv sulla cattura di Messina Denaro: “Confermo la trattativa, non si pentirà”

Ora, per dovere di cronaca, alcune cose vanno specificate. A partire dal fatto che Baiardo, già complice dei Graviano, favoreggiatore della loro latitanza e – per capirci – uomo che ha scarso credito nei palazzi in cui si amministra la giustizia, ha sempre cercato di tirare fuori i fratelli delle stragi del ‘92 e anche da altre accuse, ad esempio la partecipazione a quella stagione di attacco frontale allo Stato: «Erano in Piemonte – ha ripetuto spesso in passato anche al processo ‘Ndrangheta stragista – e non a Palermo». Baiardo, ex gelataio a Omegna sul lago d’Orta, ora residente in Lombardia in località imprecisata, ha scontato quattro anni di carcere per favoreggiamento dei Graviano. Era stato il primo a raccontare alla Dia che i fratelli Graviano erano stati latitanti nella zona di Omegna. Recentemente, a «Report», aveva rivelato anche dei presunti contatti fra i due boss palermitani (i Graviano) con Marcello Dell’Utri e presunti incontri con Silvio Berlusconi. Stasera tornerà a parlare a «Non è L’Arena». Alcuni suoi verbali, rilasciati alla Dia di Firenze, che intanto sugli attentati del 1993 ha riaperto l’inchiesta, sono secretati.

LA STAMPA

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