Farmaci introvabili: cosa possiamo fare? Cosa può fare la farmacia? E che differenza c’è con gli «indisponibili»?

Se invece il farmaco è «indisponibile»

La carenza dei medicinali è cosa diversa dalle indisponibilità generate da distorsioni del mercato riconducibili al fenomeno del parallel trade, che sfrutta le differenze di prezzo dei farmaci sui diversi mercati (pratica legale consentita da norme europee), per cui dei farmaci destinati all’Italia sono rivenduti dai grossisti/trader (autorizzati) sul mercato estero perché è più remunerativo.

Da anni per questo problema sono stati attivati strumenti specifici; per esempio, le farmacie possono chiedere direttamente quei medicinali, quando non li trovano, per evitare accaparramenti per l’esportazione.

Il ventaglio di strumenti messi in campo è veramente ampio. C’è un lavoro continuo per evitare che qualche paziente possa rimanere senza il farmaco necessario».

Cosa può fare il farmacista

Qualora il medicinale mancante non risulti presente nell’elenco dei medicinali carenti pubblicato dall’AIFA, il farmacista dovrà provvedere a contattare almeno tre grossisti tra quelli a disposizione nel suo territorio per verificare la reale indisponibilità del medicinale in questione.

Nel caso in cui il medicinale risulta indisponibile nella rete distributiva, in base alle norme in vigore i farmacisti possono attivare la procedura di fornitura diretta.

Per le richieste in emergenza
, utilizzando i contatti messi a disposizione dai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio.

(Getty Images)

CORRIERE.IT

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