Pnrr, i conti veri o presunti e la paura

Il ministro lamenta anche che gli obiettivi di spesa sul 2022 sono stati ridotti sempre di più da Draghi, mentre quest’ultimo spiega che i primi anni di Pnrr servono soprattutto a fare riforme, progettare e lanciare bandi; la fase di spesa arriva nei seguenti. Infine, l’attuale governo dice che l’inflazione dei costi edili blocca le opere; ma il governo precedente quest’anno ha reso flessibili i bandi all’aumento dei costi e stanziato perciò 7,5 miliardi di fondi nazionali in più. Altre decine di miliardi reclutabili per questo si trovano nei nuovi fondi europei ordinari o nel fondo nazionale complementare al Pnrr. Basta stare ai fatti. Senza lasciarsi paralizzare dagli ostacoli prima di saltarli.

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