Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi |La minaccia del comandante russo Surovikin: «Siamo sotto attacco, non escludiamo decisioni difficili»

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Ore 05:21 – IL PUNTO MILITARE – I tre fronti della crisi dell’Ucraina

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La guerra dei droni prosegue lungo un sentiero segnato da danni e vittime tra i civili. La Russia vuole lasciare al gelo e al buio le località nemiche, è un modo spietato per logorare nel lungo termine l’Ucraina. Inoltre mantiene l’iniziativa — anche a livello di notizie — con sistemi iraniani poco costosi rispetto ai missili tradizionali. Kiev risponde su più livelli. Denuncia la campagna di terrore a livello internazionale, sollecita l’aiuto Nato per contrastare la minaccia e bilancia il segno negativo sottolineando l’alto numero di velivoli abbattuti. Poi c’è l’Iran. Teheran, nonostante le prove, prima ha negato di aver fornito le armi a Mosca, oggi — secondo rivelazioni della Reuters ha confermato l’assistenza. Alcuni funzionari iraniani hanno precisato che il 6 ottobre è stata siglata un’intesa per l’invio di altri droni e missili a medio raggio. Un particolare anticipato dall’intelligence Usa. Lo scenario è multiplo. La teocrazia incassa dai russi valuta (forse anche tecnologia o caccia), dall’altro rischia conseguenze diplomatiche/sanzioni. Tuttavia in questa fase, con le proteste popolari all’interno dei confini, gli ayatollah hanno scelto la via dell’arroccamento. Del resto tra regimi ci si intende.

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Ore 05:14 – Report Heritage Foundation, forze militari Usa sono nel complesso “deboli”

Le forze militari americane «non sarebbero in grado di vincere una guerra maggiore», mentre il Paese è impegnato ad affrontare le minacce di Cina e Russia. È la conclusione di una fondazione conservatrice, Heritage Foundation, che ha pubblicato l’annuale report che misura la «forza militare degli Stati Uniti». «L’attuale situazione – riporta il documento – indica che l’esercito è fortemente a rischio di non essere in grado di rispondere alle esigenze di un conflitto in una delle aree regionali più importanti. L’esercito non sarebbe probabilmente in grado di fare molto di più e certamente è male equipaggiato per affrontare due conflitti contemporaneamente». «Nel suo insieme – continua l’analisi – la situazione può essere catalogata come “debole”». La fondazione fa, però, dei distinguo: mentre i “marine” vengono considerati ancora «forti», non così è per la Space Force e per la Marina, definite «deboli», mentre l’aeronautica è «molto debole». «In generale – sottolinea il report – le forze militari continuano a privilegiare la prontezza dell’intervento a scapito di una modernizzazione dei programmi». Il quadro complessivo, ha commentato il rappresentante repubblicano del Wisconsin Mike Gallagher, relega Marina e aeronautica a un livello molto basso, insufficiente per garantire una «pronta risposta» a possibili crisi nella regione dell’Indo-Pacifico.

Ore 05:13 – Caro-benzina, Biden sblocca 15 milioni di barili di petrolio delle riserve Usa

Joe Biden ha annunciato lo sblocco di 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche degli Usa per «combattere l’aumento dei prezzi della benzina causato dalla guerra di Putin» in Ucraina. Lo fa sapere la Casa Bianca in una nota.

Ore 05:11 – Zelensky: l’uso di droni iraniani certifica il fallimento militare russo

La decisione della Russia di utilizzare nella guerra in Ucraina droni forniti dall’Iran certifica «il fallimento militare e politico del Cremlino». Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in uno dei suoi video messaggi notturni. Mosca «per decenni ha speso miliardi di dollari nel suo apparato industriale militare e alla fine va a Teheran per chiedere semplici droni e missili», ha rilevato il presidente ucraino. Zelensky ha ringraziato la Germania per i sistemi antiaerei Iris-T che ha detto essere molto efficaci. «Non importa cosa faccia o pianifichi il nemico, l’Ucraina si difenderà. E 237 giorni di guerra dimostrano che siamo in grado di rispondere a qualunque minaccia», ha detto.

Ore 05:10 – New York Times: Guardiani della rivoluzione iraniani in Crimea

L’Iran ha inviato degli addestratori in Crimea per aiutare i militari russi a risolvere una serie di problemi con la flotta di droni che Mosca ha acquistato da Teheran. Lo riferisce il New York Times, citando fonti dell’Amministrazione Usa. Gli addestratori appartengono ai Guardiani della Rivoluzione e operano da una base militare russa in Crimea, dalla quale vengono lanciati molti dei droni iraniani

Ore 05:07 – Comandante russo, situazione in Ucraina è «tesa»

La situazione nelle aree dell’Ucraina interessate dalla cosiddetta operazione militare speciale russa è «tesa». Lo ha detto il comandante delle operazioni russe, il generale Serghei Surovikin, citato dall’agenzia Tass. Surovikin ha aggiunto che gli ucraini stanno inviando al fronte «tutte le riserve» a loro disposizione e continuano i loro tentativi di attaccare le posizioni delle forze russe, ma le loro perdite hanno raggiunto cifre «dai 600 ai 1.000» soldati al giorno. Lo stesso Surovikin ha poi affermato che i suoi soldati sono «costantemente sotto attacco nemico» e che «non sono da escludere decisioni difficili».

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