Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi |La minaccia del comandante russo Surovikin: «Siamo sotto attacco, non escludiamo decisioni difficili»

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Paolo Foschi, Redazione Online

Le notizie di mercoledì 19 ottobre, in diretta

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• La guerra in Ucraina è arrivata al 237esimo giorno.
• Navalny, la Cassazione russa conferma la condanna a 9 anni di reclusione.
• Mosca annuncia la prima avanzata a Kharkiv da settembre.
• Kuleba a Zelensky: «Interrompiamo le relazioni con l’Iran».
• Colonna di fumo a Kiev. Le autorità parlano di tre missili su un «bersaglio energetico».

Ore 08:40 – Kiev, missili su regione Zaporizhzhia, Energodar senza luce

Nella notte l’esercito russo ha colpito con missili S-300 infrastrutture critiche nel distretto di Zaporizhzhia, in Ucraina sud-orientale, area dove si trova la più grande centrale nucleare europea. Dopo le esplosioni è divampato un vasto incendio, ha riferito il capo militare regionale Oleksandr Starukh, come riporta Espreso tv. Bombardata anche la centrale elettrica di Energodar, nello stesso distretto, parte della città è rimasta al buio e non c’è acqua. Il sindaco della città Dmytro Orlov ha spiegato che i bombardamenti su Energodar sono iniziati intorno a mezzanotte e non si sono fermati fino al mattino. È stata colpita prima la zona industriale e poi la centrale elettrica.

Ore 08:38 – Al Consiglio di Sicurezza Onu l’utilizzo dei droni iraniani

Usa, Gran Bretagna e Francia intendono mettere l’utilizzo russo di droni iraniani in Ucraina all’ordine del giorno della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prevista oggi. Lo hanno riferito a Reuters fonti diplomatiche. Secondo l’agenzia stampa britannica, Kiev ha invitato esperti delle Nazioni Unite a esaminare i resti di droni iraniani abbattuti per valutare la possibile violazione della risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza relativa alle condizioni dell’accordo sul programma nucleare.

Ore 08:14 – L’Iran invia militari in Crimea per addestrare russi su droni

L’Iran ha inviato personale militare nel territorio occupato dalla Russia in Crimea per addestrare l’esercito russo sull’uso dei droni di costruzione iraniana che Mosca ha utilizzato con effetti devastanti nella sua guerra in Ucraina: lo hanno riferito due fonti che hanno familiarità con l’intelligence statunitense. Funzionari statunitensi hanno affermato che quando la Russia ha iniziato a testare e dispiegare i droni in Ucraina ad agosto scorso, molti di loro hanno subito numerosi guasti. I militari russi si erano addestrati su questi sistemi d’armamento in Iran, ma il personale iraniano ha iniziato a viaggiare in Crimea nelle ultime settimane per aiutare la Russia a far funzionare i sistemi e cercare di risolvere i loro problemi. Teheran ne avrebbe forniti due tipi, secondo quanto riportato dalla Cnn: gli Shahed, che esplodono all’impatto e hanno una portata fino a 1.000 miglia, e il Mohajer-6, che può trasportare missili ed essere utilizzato per la sorveglianza. Da parte sua l’Iran ha sempre negato di avere fornito i droni.

Ore 08:04 – Aiea, ripristinata linea elettrica a centrale Zaporizhzhia

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia ha ripristinato la connessione all’ultima linea elettrica da 750 kilovolt rimasta in funzione, dopo la terza interruzione in dieci giorni. Lo ha reso noto in un comunicato il capo dell’Aiea, Rafael Grossi. «Le ripetute interruzioni dimostrano quanto sia precaria la situazione della sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare europea durante l’attuale conflitto militare in Ucraina», ha dichiarato Grossi ribadendo la «necessità di istituire una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno all’impianto, a seguito dei frequenti bombardamenti che hanno interessato la centrale o le sue vicinanze negli ultimi mesi».

Ore 05:22 – I bombardamenti e la strategia del freddo

(Marta Serafini, inviata a Odessa) Oleksii Riabchyn, consigliere per l’energia del governo ucraino ed ex viceministro dell’energia, non ha dubbi. «La Russia sta bombardando le centrali elettriche per spezzare il morale del popolo ucraino, per alimentare il conflitto interno e per cercare di far chiedere alla gente che le autorità negozino con Mosca. Vogliono che le famiglie dei soldati soffrano al freddo e incolpino il governo per questa sofferenza. Ma questo non accadrà. Vinceremo», ha aggiunto. Al di là delle parole di Riabchyn, è chiaro come la strategia di Mosca rischi di funzionare e come gli ucraini debbano prepararsi ad un inverno molto duro. In tanti sostengono che il nuovo comandante russo, Sergey Surovikin, famigerato per aver preso di mira obiettivi civili in Siria, probabilmente renderà la distruzione delle infrastrutture il perno della sua offensiva. Non a caso, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha fatto pressioni sugli alleati occidentali per ottenere difese aeree avanzate, proprio per proteggere obiettivi civili tra cui centrali elettriche e dighe. E lo stesso Mykhailo Podolyak in un’intervista al Corriere in agosto aveva spiegato come sia l’Ucraina che l’Europa dovessero prepararsi ad un inverno rigido con poco riscaldamento ma che questo fosse il prezzo da pagare per la libertà.

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