Pensioni, come cambiano a ottobre tra bonus, rivalutazione e anticipo del recupero inflazione

Cos’è la rivalutazione delle pensioni?

Ma cos’è la rivalutazione delle pensioni? Ogni inizio anno l’importo delle pensioni come quello degli altri trattamenti assistenziali (l’assegno sociale e gli assegni d’invalidità civile) dovrebbero essere adeguati all’andamento dell’inflazione registrato nell’anno precedente. Questa operazione si chiama rivalutazione o anche perequazione. In caso di aumento dei prezzi, dunque, dovrebbero crescere anche gli importi delle pensioni, così da mantenerne inalterato il potere d’acquisto. In pratica, sull’importo dell’assegno viene applicato un aumento pari al tasso di rivalutazione registrato dall’Istat per i 12 mesi precedenti. In realtà, al di sopra di una certa soglia la rivalutazione viene attuata in maniera parziale (rivalutare tutto sarebbe un costo troppo alto per le casse dello Stato).

A quanto ammonta l’aumento?

Per quanto riguarda l’anticipo del 2% sulla rivalutazione 2023, in media, l’aumento oscillerà tra i 10 e i 50 euro al mese (compresa la tredicesima).
Per quanto riguarda il recupero dello 0,2% (differenza fra l’1,7% di inflazione stimata e l’1,9% di inflazione effettiva nel 2021), invece, può variare dai 10 ai 130 euro, a seconda dell’importo della pensione.Va precisato che questa quota aggiuntiva di pensione non va ad aumentare l’imponibile fiscale 2022. Il calcolo viene fatto sulla base delle percentuali di perequazione previste per la rivalutazione delle pensioni, che è piena solo fino a quattro volte il minimo, sopra questo tetto si riduce progressivamente: 90% della quota eccedente quattro volte il minimo, 75% della quota eccedente cinque volte il minimo.
Come detto, sempre a novembre si aggiunge per chi ha un reddito sotto i 20 mila euro il bonus da 150 euro.

Da che mese aumentano le pensioni?

Il recupero dello 0,2% (differenza fra l’1,7% di inflazione stimata e l’1,9% di inflazione effettiva nel 2021) viene anticipato a novembre (mese in cui scatta anche il bonus 150 euro). L’anticipo del 2%, come detto, partirà dal mese di ottobre. Da gennaio 2023 scatterà poi la piena rivalutazione per tutti. Le pensioni saranno rivalutate in base ai dati definitivi sull’inflazione del 2022 che si prevede in forte crescita.

CORRIERE.IT

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