Ucraina-Russia, news sulla guerra di oggi | Aerei distrutti nella base di Saki, in Crimea: le foto satellitari

Ore 06.15 – La Crimea e la gestione «all’israeliana» del conflitto da parte di Kiev

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sui fronti terrestri è sempre guerra d’attrito, l’attenzione è rivolta alleesplosioni devastanti che hanno scosso la base russa in Crimea . Storia seguita mercoledì da un nuovo bombardamento nella zona settentrionale di Chongar, località a 160 chilometri dalla prima linea. Le deflagrazioni ravvicinate, le colonne di fumo, le fiamme sotto gli occhi dei bagnanti presenti sulle spiagge della zona attorno all’aeroporto militare di Saki. Pesanti i danni: 250 abitanti evacuati, una sessantina di appartamenti e una ventina di siti commerciali danneggiati, forse 9 velivoli perduti. Mosca, non potendo negare l’evidenza, ha portato avanti la teoria di un incidente in un deposito. Uno scenario scontato, una narrazione per non darla vinta all’avversario. Ricordate? Fu la stessa cosa quando venne colato a picco il Moskva, in Mar Nero, affondamento attribuito ad un’avaria catastrofica. Gli ucraini, invece, hanno prima alluso ad un loro attacco missilistico e qualche ufficiale ha raccontato al New York Times che avevano impiegato un’ arma di produzione locale, il Grim 2, ordigno poco più di un prototipo, trasportato da un grosso veicolo e con raggio d’azione di 280 chilometri. Ma era solo il primo passo. Fonti interpellate da Washington Post hanno dirottato il merito sulle forze speciali con una precisazione: non hanno usato mezzi d’origine occidentale. Successivamente – cosa accaduta in passato – hanno smentito il loro coinvolgimento. In parallelo sono girate ipotesi di un’azione di sabotaggio dei partigiani, di droni-kamikaze, di missili anti-nave in ruolo terrestre, di un nuovo munizionamento in grado di raggiungere target in profondità.

Leggi qui l’articolo completo

Ore 06.14 – Kiev: per la ricostruzione dell’Ucraina almeno 188 miliardi di dollari

L’Ucraina avrà bisogno di almeno 188 miliardi di dollari per la ricostruzione. È la valutazione fatta dal KSE Institute (l’unità analitica della Kyiv School of Economics), secondo cui l’invasione della Russia ha già portato a una perdita diretta di 110 miliardi di dollari legata alla distruzione di edifici residenziali e non residenziali e di siti infrastrutturali, di cui 2,1 miliardi di dollari solo della scorsa settimana. Tra i siti presi in considerazione figurano oltre 300 ponti e relativi attraversamenti danneggiati o totalmente distrutti dalle forze armate di Mosca. Dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, almeno 15mila appartamenti, 116mila case private, 388 imprese, 18 aeroporti civili, 764 asili nido, 43mila macchine agricole, quasi 2000 negozi, 27 centri commerciali, 511 edifici amministrativi, 28 depositi di petrolio, 106.140 auto private, 634 strutture culturali, 764 asili nido, 934 strutture sanitarie, 119 strutture dei servizi sociali sono state danneggiate, distrutte o sequestrate.

Ore 06:12 – Zelensky: più perdite subirà la Russia, prima finirà la guerra

Più perdite subiranno gli occupanti russi, prima gli ucraini saranno in grado di liberare la propria terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso in video serale. «Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine non lasceranno senza risposta l’odierno bombardamento russo della regione di Dnipropetrovsk. Tredici persone sono morte a causa dell’attacco degli occupanti a Marhanets. Più di dieci sono feriti, cinque sono in gravi condizioni», ha detto. Zelensly ha sottolineato che le truppe russe hanno colpito con i sistemi lanciarazzi Grad, espressione quotidiana del terrore russo, proprio come negli attacchi a Mykolaiv e Kharkiv, e dimostra ancora una volta che «è necessario aumentare gli aiuti militari all’Ucraina». «Questa è una domanda che preoccupa assolutamente tutti: quando finirà la guerra? Qualcuno dice mesi, qualcuno un anno, qualcuno anche di più. Ma la questione in realtà dipende direttamente dalle perdite che la Russia subirà. Più perdite subiscono gli occupanti, prima saremo in grado di liberare la nostra terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina. Questo è ciò a cui dovrebbero pensare tutti coloro che difendono il nostro stato e aiutano l’Ucraina: come infliggere le maggiori perdite possibili agli occupanti in modo che il tempo della guerra si accorci», ha detto Zelensky.

Ore 06:09 – Kiev: 7 civili uccisi durante raid russo a Bakhmut

Almeno sette civili sono rimasti uccisi in un bombardamento russo della cittadina orientale ucraina di Bakhmut. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev specificando che sono stati colpiti palazzi di diversi piani, case singole e negozi del centro della città. Da giorni Bakhmut e la vicina Soledar sono obiettivo degli attacchi delle forze russe che stanno cercando di avanzare nel Donbass.

Le notizie di oggi giovedì 11 agosto, in diretta.

desc img
Militari russi nei pressi della centrale nucleare Zaporizhzhia (Ap Photo)

• La guerra in Ucraina è al 169 esimo giorno. L’esercito russo continua a martellare con artiglieria e razzi città e paesini ucraini, le truppe di Kiev rispondono con azioni mirate.
• Mosca chiede riunione Consiglio Onu sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la situazione per la centrale atomica è molto preoccupante: si combatte intorno all’impianto, c’è il rischio di un incidente nucleare.
• Mistero intanto su quanto accaduto nella base aerea russa di Saki, in Crimea, colpita da diverse devastanti esplosioni. In un primo momento fonti ucraine avevano rivendicato l’attacco, ma poi il ministero della Difesa di Kiev ha respinto ogni addebito, in quella che sembra una tattica per non scoprire le proprie carte.

Ore 06:36 – Cnn: le foto satellitari mostrano 7 aerei russi distrutti nella base di Saki

Almeno sette aerei da guerra russi sono stati distrutti dalle esplosioni nella base di Saki, in Crimea. Lo sostiene la Cnn, sulla base delle foto satellitari che mostrano le carcasse di 7 jet bruciati lungo la pista di decollo. Il ministero della Difesa ucraino ha smentito la tesi dell’attacco missilistico di Kiev contro la base, mentre Mosca si è limitata a dire che le esplosioni sono state causate dalla deflagrazione di due depositi di munizioni.

Leggi qui l’articolo completo

Ore 06.19 – Kiev: colpiti due deposizioni di munizioni dei russi, uccisi 41 soldati

L’esercito ucraino ha preso di mira due depositi di munizioni russi. Lo rende noto Kiev Indipendent aggiungendo che, secondo il comando operativo «Sud», le forze ucraine hanno ucciso 41 soldati russi e distrutto tre obici «Msta-B», un drone «Eleron-3», un centro di controllo e sette veicoli corazzati e militari. L’esercito ucraino ha anche effettuato sei attacchi aerei nel distretto di Beryslav nell’oblast di Kherson, colpendo posizioni di personale, armi ed equipaggiamento russi.

Ore 06:17 – Zaporizhzhia e lo spettro del disastro nucleare

(Lorenzo Cremonesi, inviato a Odessa) Sullo scacchiere ucraino si ripropone incombente il rischio nucleare. Un rischio che Mosca e Kiev si rimpallano a vicenda, mischiando propaganda bellica e allarme reale in una miscela altamente instabile, che torna a scatenare la preoccupazione dei massimi organismi internazionali. Russi e ucraini si accusano gli uni con gli altri di usare gli impianti nucleari come scudi per coprire le rispettive operazioni militari. Lo stesso Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), chiede da tre giorni a gran voce che un team di suoi esperti possa intervenire immediatamente sul campo per verificare la situazione. Al cuore del problema resta la centrale atomica di Energodar, nella regione centro-meridionale di Zaporizhzhia: un enorme complesso civile per la produzione d’energia che con i suoi sei reattori è il più potente d’Europa.

Leggi qui l’articolo completo

Ore 06.15 – La Crimea e la gestione «all’israeliana» del conflitto da parte di Kiev

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) Sui fronti terrestri è sempre guerra d’attrito, l’attenzione è rivolta alleesplosioni devastanti che hanno scosso la base russa in Crimea . Storia seguita mercoledì da un nuovo bombardamento nella zona settentrionale di Chongar, località a 160 chilometri dalla prima linea. Le deflagrazioni ravvicinate, le colonne di fumo, le fiamme sotto gli occhi dei bagnanti presenti sulle spiagge della zona attorno all’aeroporto militare di Saki. Pesanti i danni: 250 abitanti evacuati, una sessantina di appartamenti e una ventina di siti commerciali danneggiati, forse 9 velivoli perduti. Mosca, non potendo negare l’evidenza, ha portato avanti la teoria di un incidente in un deposito. Uno scenario scontato, una narrazione per non darla vinta all’avversario. Ricordate? Fu la stessa cosa quando venne colato a picco il Moskva, in Mar Nero, affondamento attribuito ad un’avaria catastrofica. Gli ucraini, invece, hanno prima alluso ad un loro attacco missilistico e qualche ufficiale ha raccontato al New York Times che avevano impiegato un’ arma di produzione locale, il Grim 2, ordigno poco più di un prototipo, trasportato da un grosso veicolo e con raggio d’azione di 280 chilometri. Ma era solo il primo passo. Fonti interpellate da Washington Post hanno dirottato il merito sulle forze speciali con una precisazione: non hanno usato mezzi d’origine occidentale. Successivamente – cosa accaduta in passato – hanno smentito il loro coinvolgimento. In parallelo sono girate ipotesi di un’azione di sabotaggio dei partigiani, di droni-kamikaze, di missili anti-nave in ruolo terrestre, di un nuovo munizionamento in grado di raggiungere target in profondità.

Leggi qui l’articolo completo

Ore 06.14 – Kiev: per la ricostruzione dell’Ucraina almeno 188 miliardi di dollari

L’Ucraina avrà bisogno di almeno 188 miliardi di dollari per la ricostruzione. È la valutazione fatta dal KSE Institute (l’unità analitica della Kyiv School of Economics), secondo cui l’invasione della Russia ha già portato a una perdita diretta di 110 miliardi di dollari legata alla distruzione di edifici residenziali e non residenziali e di siti infrastrutturali, di cui 2,1 miliardi di dollari solo della scorsa settimana. Tra i siti presi in considerazione figurano oltre 300 ponti e relativi attraversamenti danneggiati o totalmente distrutti dalle forze armate di Mosca. Dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, almeno 15mila appartamenti, 116mila case private, 388 imprese, 18 aeroporti civili, 764 asili nido, 43mila macchine agricole, quasi 2000 negozi, 27 centri commerciali, 511 edifici amministrativi, 28 depositi di petrolio, 106.140 auto private, 634 strutture culturali, 764 asili nido, 934 strutture sanitarie, 119 strutture dei servizi sociali sono state danneggiate, distrutte o sequestrate.

Ore 06:12 – Zelensky: più perdite subirà la Russia, prima finirà la guerra

Più perdite subiranno gli occupanti russi, prima gli ucraini saranno in grado di liberare la propria terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso in video serale. «Le forze armate ucraine, la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine non lasceranno senza risposta l’odierno bombardamento russo della regione di Dnipropetrovsk. Tredici persone sono morte a causa dell’attacco degli occupanti a Marhanets. Più di dieci sono feriti, cinque sono in gravi condizioni», ha detto. Zelensly ha sottolineato che le truppe russe hanno colpito con i sistemi lanciarazzi Grad, espressione quotidiana del terrore russo, proprio come negli attacchi a Mykolaiv e Kharkiv, e dimostra ancora una volta che «è necessario aumentare gli aiuti militari all’Ucraina». «Questa è una domanda che preoccupa assolutamente tutti: quando finirà la guerra? Qualcuno dice mesi, qualcuno un anno, qualcuno anche di più. Ma la questione in realtà dipende direttamente dalle perdite che la Russia subirà. Più perdite subiscono gli occupanti, prima saremo in grado di liberare la nostra terra e garantire la sicurezza dell’Ucraina. Questo è ciò a cui dovrebbero pensare tutti coloro che difendono il nostro stato e aiutano l’Ucraina: come infliggere le maggiori perdite possibili agli occupanti in modo che il tempo della guerra si accorci», ha detto Zelensky.

Ore 06:09 – Kiev: 7 civili uccisi durante raid russo a Bakhmut

Almeno sette civili sono rimasti uccisi in un bombardamento russo della cittadina orientale ucraina di Bakhmut. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev specificando che sono stati colpiti palazzi di diversi piani, case singole e negozi del centro della città. Da giorni Bakhmut e la vicina Soledar sono obiettivo degli attacchi delle forze russe che stanno cercando di avanzare nel Donbass.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.