Cosa dirà oggi Draghi al Senato



Certo la giornata non ha avuto risvolti positivi, e i tanti buoni motivi per restare sono stati contrastati dai tanti problemi che si sono accumulati. Perché dopo le questioni sollevate dal centrosinistra, ieri si sono aggiunte quelle poste dal centrodestra. Nella bilancia delle scelte, le difficoltà politiche si contrappongono alle sollecitazioni dei corpi intermedi che in questi giorni lo hanno invitato a restare. E Draghi sa che — se dovesse rimanere — la strada verso la fine della legislatura sarebbe comunque lastricata di nuove difficoltà. Non sarebbe un percorso facile, specie quando si affronterà la Finanziaria. Perché lo scostamento di bilancio non lo hanno chiesto solo Conte e Salvini. Il primo a proporlo fu il Pd.

Tuttavia c’è un motivo se il premier si predispone a lavorare per una soluzione positiva della crisi: è la telefonata con Zelensky, che si somma ad altre telefonate non rese note. Sono «gli impegni geo-politici assunti con i partner» dell’Occidente.

CORRIERE.IT

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