Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Mosca «sta devastando il Donbass»

Ore 07:53 – Così le scienziate di Mosca hanno avuto accesso ai dati sanitari dei cittadini italiani

(Fiorenza Sarzanini) Le autorità russe potrebbero aver ottenuto dati sanitari di cittadini italiani. Esiste una relazione allegata all’accordo stilato nel 2021 tra l’ospedale Spallanzani di Roma e l’Istituro Gamaleya di Mosca, in piena emergenza pandemica da Covid-19, che elenca i termini dell’intesa.

Fornisce le generalità delle tre dottoresse che hanno trascorso all’interno del nosocomio della Capitale 24 giorni.

E specifica che «il suddetto personale russo ha accesso ai laboratori e al sistema informatico in uso presso Inmi».

(L’articolo integrale di Fiorenza Sarzanini è qui)

Ore 07:21 – «Vogliono cancellare Severodonetsk dalla faccia della Terra»

Non solo la guerra in Ucraina riserva ogni giorno nuovi orrori (come i 200 corpi scoperti sotto le macerie di un palazzo di Mariupol): il conflitto rischia di impantanarsi in una «guerra d’attrito» di lunghezza indefinita. «I contendenti sono preparati mentalmente ad una lotta prolungata, parliamo di mesi» scrivono Andrea Marinelli e Guido Olimpio nel loro punto militare.

Una guerra lunga, dunque, come confermato anche dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Ma anche estremamente sanguinosa.

Le truppe russe stanno concentrando la loro azione su una ristretta porzione di terreno, in Donbass, e stanno scaricando lì tutta la loro furia, attaccando in particolare la città inustriale di Severodonetsk.

Sergiy Gaidai, il governatore della regione di Lugansk, dove si trova la città, ha detto che Severodonetsk è al momento sotto l’attacco di missili, colpi di artiglieria e di mortaio. L’esercito russo ha inviato migliaia di uomini, ed è ormai troppo tardi per far scappare i 15mila civili rimasti intrappolati.

«La situazione è molto difficile, e sta peggiorando, ha detto. «L’esercito russo ha deciso di distruggere completamente la città, di cancellarla dalla faccia della Terra».

Ore 07:15 – La posizione di Zelensky, e quella dei suoi

(Francesco Battistini) A Kiev, il fronte Ucraina non s’è spaccato e l’unità contro il nemico non si discute. Ma l’unanimità su come sconfiggerlo, è un’altra cosa.

In queste ore, qualche crepa s’è intravvista nelle frasi dello stesso Zelensky, talvolta in contrasto con quelle del suo staff. Primo esempio: riconquistare militarmente la Crimea, dice il presidente, costerebbe all’Ucraina «centinaia di migliaia» di morti? Macché, precisa qualche ora dopo la sua viceministra degli Esteri, Emine Dzhaparova, «per noi la fine di questa guerra è solo la fine dell’occupazione russa sia della Crimea che del Donbass».

E ancora: i russi «hanno rispettato le vite dei difensori di Mariupol» (sempre parole di Zelensky), facendo intendere che almeno sui prigionieri di guerra si può aprire una trattativa? Il capo negoziatore ucraino Mikhaylo Podolyak è chiaro, quando esclude qualsiasi tavolo e precisa che non è barattabile «né la nostra sovranità, né il nostro territorio e gli ucraini che ci vivono», perché «l’Ucraina non mette in ballo la sua sovranità in modo che qualcun altro possa riempirsi il portafogli».

Sfumature, naturalmente. La linea di Kiev è il ritorno ai confini del 2021 e anche un consigliere di Zelensky, Andriy Yermak, ripete che «la nostra integrità territoriale non è negoziabile». Ma quale integrità?

Sulla Crimea, scippata dai russi nel 2014, l’opinione è più vaga: la realpolitik insegna che al momento è difficile metterla sul piatto d’un negoziato, ancor di più rischiare «centinaia di migliaia di morti» in un’offensiva per riprenderla. I russi sanno che a Kiev su questo son divisi, uno Zelensky più realista e altri più duri, così ci giocano: una Crimea autonoma sotto la sovranità ucraina, avverte l’ex presidente Dmitry Medvedev, provocherebbe «una guerra totale».

(L’articolo integrale sulle prime crepe nel fronte ucraino su come porre fine al conflitto è qui).

Ore 05:46 – Il messaggio a Biden di Russia e Cina: bombardieri in volo sul Mar del Giappone

Se voleva essere un «messaggio» al presidente americano Joe Biden, in visita in Asia Orientale, è stato senz’altro ricevuto. I bombardieri con capacità nucleare di Russia e Cina che hanno sorvolato per 13 ore , in formazione, il Mar del Giappone e il Mar cinese orientale hanno suscitato dure reazioni da parte di Tokyo e anche degli Usa. L’esercitazione è avvenuta, a sorpresa, mentre Biden incontrava i leader del blocco dei Quad — Oltre agli Usa il Giappone, l’India e l’Australia — a Tokyo per discutere di sicurezza regionale. (Qui l’articolo di Paolo Salom)

Ore 05:45 – La corruzione endemica: il demone che condiziona la guerra dei russi

È un demone che viene da lontano la korruptzia: «I malvagi che hanno spogliato il popolo si sono riuniti, hanno assoldato i militari e i giudici per proteggere la loro orgia, e banchettano», annota Tolstoj nei suoi Diari, il 5 ottobre 1878. Come una tabe che percorre la storia russa, quel demone si specchia grottesco nella narrazione di Gogol e dentro i «peccatucci» di Anton Antonovic, nel suo L’ispettore generale. E, resistendo a cambi d’epoca e di regime, dalla burocrazia zarista alla nomenclatura comunista, approda ai campi di battaglia dell’invasione putiniana in Ucraina, fiaccando l’animo dei soldati non meno delle loro armi e delle loro vettovaglie guastate da ruberie e appalti truccati in patria. È la corruzione, forse, la chiave nel grande enigma di questa stagione bellica voluta da Putin. (Qui l’articolo completo di Goffredo Buccini)

Ore 05:44 – Cinque civili ucraini uccisi nell’Oblast di Luhansk

Cinque civili ucraini sarebbero stati uccisi il 24 maggio dai militari russi a Sievierodonetsk, nell’Oblast di Luhansk. Lo scrive il Kiev Indipendent citando fonti dell’amministrazione locale.

Ore 05:43 – Zelensky: la Russia sta impiegando nel Donbass tutte le forze rimaste

«Occorrono molto tempo e una forza straordinaria per contrastare il vantaggio della Russia in termini di armi e attrezzature». Nel suo discorso quotidiano, scrive il Kiev Indipendent, il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ha impiegato «tutte le forze che le sono rimaste» per attaccare il Donbass. Zelensky ha anche detto che le conversazioni intercettate delle truppe russe chiariscono che «sono ben consapevoli che questa guerra non ha senso e che strategicamente il loro esercito non ha alcuna possibilità».

Ore 05:37 – L’Ucraina punta sulla Lituania per far ripartire l’export del grano

L’emergenza sulle forniture di grano sta scalzando la «guerra per il gas» nel conflitto tra Russia e Ucraina. Le riserve di cereali che Mosca tiene bloccate nei porti del mar Nero diventano ogni giorno di più un obiettivo della «guerra collaterale» che i due Stati stanno combattendo. L’Onu ha rinnovato il suo allarme: se l’export non sarà rimesso in moto, centinaia di milioni di persone rischiano la fame perché dipendono da quegli aiuti. Due sono gli avvenimenti delle ultime 24 ore devono essere registrati sulla «battaglia del grano». (Qui l’articolo completo di Claudio Del Frate)

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