Lavrov allontana la Russia dall’Occidente: “Guarderemo alla Cina”

Il futuro di Mosca

Il futuro della Russia, a meno di clamorosi stravolgimenti e almeno per il momento, coinciderà dunque con quello di un’altra parte di mondo; niente più Occidente e niente più Europa o Unione europea. “Abbiamo un lungo confine con la Repubblica popolare cinese e interessi comuni nel sostenere i principi di giustizia e multipolarità negli affari internazionali”, ha proseguito Lavrov, secondo la trascrizione pubblicata sul sito web del ministero russo.

Nel far questo c’è un evidente vantaggio economico reciproco tra i due Paesi, visto che il centro dello sviluppo mondiale si sta spostando sempre di più in Oriente. “Attualmente disponiamo della più ampia rete di partnership nella regione eurasiatica. Dobbiamo fare affidamento su di loro nell’ulteriore sviluppo del nostro Paese, delle sue capacità di trasporto, transito e logistica. Sono convinto che questa sia la strada giusta”, ha ribadito il ministro russo.

Lavrov ha quindi concluso lanciando una sorta di manifesto geopolitico specchio delle intenzioni russe. “Dobbiamo smettere di dipendere dalle forniture di qualunque cosa dall’Occidente per garantire lo sviluppo di settori di importanza critica per la sicurezza, l’economia o la sfera sociale della nostra patria”, ha dichiarato lo stesso Lavrov, sottolineando che l’obiettivo di Mosca ora è sviluppare ulteriormente i legami con la Cina. Bisognerà tuttavia capire se la convergenza di Mosca verso Pechino darà veramente vita ad un blocco tra pari, oppure se l’abbraccio cinese si rivelerà mortale per le ambizioni geopolitiche ed economiche del Cremlino.

INSIDEOVER

IL GIORNALE

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