Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi | Il comandante di Azov «portato via in un blindato». La Russia taglia il gas alla Finlandia

di Francesco Battistini, Giusi Fasano, Marta Serafini

Le notizie di sabato 21 maggio sulla guerra, in diretta: Mosca annuncia la cattura dell’Azovstal e la caduta di Mariupol

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Un soldato ucraino ispeziona una scuola distrutta nei pressi di Kharkiv (Ap)

• La guerra in Ucraina è arrivata all’87esimo giorno.
• Borrell, alto rappresentante Ue: approvvigionamento mondiale è in pericolo
• Michel, presidente Consiglio europeo: l’Ucraina può vincere
• Teatro Mariupol, trovati centinaia di corpi sotto le macerie
• I nuovi video dell’esecuzione dei civili a Bucha, pubblicati dal New York Times
• Mosca annuncia il pieno controllo dell’acciaieria Azovstal
• Azovstal, il ministero della Difesa russo rilascia il video della resa degli ultimi soldati

Ore 08:34 – Kiev, 6 civili uccisi in combattimenti nel Lugansk

Sale a 6 il bilancio dei civili uccisi nei combattimenti in corso da ieri nel Lugansk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai su Telegram. «Sei persone sono morte e sono in corso combattimenti alla periferia di Severodonetsk», afferma Gaidai, precisando che nell’attacco di ieri mattina su una scuola a Severodonetsk «due persone sono morte sul colpo, altre 3 sono in ospedale», tutti «membri della stessa famiglia». «Inoltre, un uomo e una donna sono morti la sera vicino alla loro casa a Severodonetsk. Due donne sono state uccise dai bombardamenti russi a Lysychansk e Privilege».

Ore 06:42 – La Russia ha tagliato il gas alla Finlandia

Gazprom, la compagnia energetica statale russa, ha interrotto la consegna di gas in Finlandia.

L’annuncio ufficiale – dopo che nella giornata di ieri erano giunte anticipazioni di questa nuova mossa da parte del governo di Mosca – è stato dato questa mattina dall’operatore del gas finlandese, Gasgrid Finland.

«L’arrivo di gas dal punto di ingresso di Imatra si è interrotto», ha detto Gasgrid.

Gazprom – seguendo un ordine esplicito, in questo senso, di Putin – ha preteso che i pagamenti da parte degli importatori europei avvengano in rubli; i finlandesi – per i quali la quota di gas russo è minoritaria – si sono rifiutati di assecondare questa richiesta. «Gazprom ha interrotto completamente le forniture di gas a Gasum a causa del mancato pagamento in rubli», riporta la società in una nota.

Ore 06:32 – Dov’è il comandante di Azov?

Il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko , è stato portato via dall’acciaieria Azovstal «con un veicolo blindato speciale» verso i territori controllati dalla Russia «perché i residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse».

Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale maggiore Igor Konashenkov, citato dalla Tass.

Prokopenko è tra i principali nemici indicati da Mosca.

Il destino suo – insieme a quello dei difensori dell’acciaieria – non è chiaro: in Russia cresce la spinta di chi chiede di definire il reggimento Azov un’organizzazione terroristica e di processare – e potenzialmente giustiziare – chi è stato catturato all’Azovstal.

Ore 06:31 – La proposta di Zelensky per confiscare i beni russi

Il presidente ucraino Volodymr Zelensky ha proposto di creare un fondo speciale per risarcire tutti gli ucraini che hanno subito l’aggressione russa: ha suggerito ai Paesi alleati di firmare un accordo multilaterale per il trasferimento dei fondi e dei beni russi sequestrati nei vari Paesi per la ricostruzione dell’Ucraina. Lo ha detto nel suo discorso serale, riferisce l’agenzia Unian.

«Offriamo ai Paesi partner di firmare un accordo multilaterale e creare un meccanismo attraverso il quale tutti coloro che hanno subito le azioni della Russia potranno ricevere un risarcimento».

In particolare, a suo giudizio, «i fondi russi e le proprietà sotto la giurisdizione dei Paesi partner dovrebbero essere sequestrati o congelati, quindi confiscati e inviati a un fondo dal quale tutte le vittime dell’aggressione russa potranno ricevere un congruo compenso».

Ore 06:30 – Un nuovo incontro dei Paesi che aiutano Kiev

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