Caso David Rossi, le nuove perizie sul manager Mps: “Tenuto per i polsi e lasciato cadere”

LE TESTIMONIANZE NELLE AUDIZIONI
Le Iene hanno ricostruito e mostrato alcune delle audizioni svolte a San Macuto, in particolare quella dell’ex comandante provinciale dei Carabinieri di Siena, Pasquale Aglieco, durante la quale si è più volte smentito. O<ET>quella ancor più imbarazzante del magistrato di turno la sera della morte di Rossi, Nicola Marini, che oltre ad aver negato e smentito se stesso (e il Gip di Siena sulla sua contrarietà a compiere l’autopsia sul corpo di David) si è inventato di sana pianta di aver trovato oltre trenta ricerche con il termine “suicidio” compiete da Rossi sul suo computer: non era vero e lo hanno certificato anche gli uomini della Polizia Postale. 
Superfluo ricordare e aggiungere del procuratore Antonio Nastasi che sempre in audizione ha negato di essere sceso nel vicolo e poi è trasalito quando l’onorevole Luca Migliorino gli ha mostrato l’immagine del vicolo nel quale era ritratto o, per concludere con i magistrati, l’audizione del pm Aldo Natalini che ha distrutto i fazzoletti di carta sporchi di sangue trovati nel cestino dell’ufficio di David e li ha distrutti in pieno agosto, senza analizzarli e ancora con il fascicolo di indagine in corso. Ebbene, davanti alla Commissione parlamentare, Natalini ha eluso la domanda più volte formulata sul motivi per cui ha distrutto quei fazzoletti sostenendo che se avesse risposto avrebbe potuto rischiare una incriminazione. La Commissione – della quale fa parte anche Valter Rizzetto di Fdi, Claudio Borghi della Lega, Cosimo Ferri di Iv e altri parlamentari – ha dunque svolto e sta svolgendo un ruolo importante per arrivare a scrivere la verità sulla morte di Rossi, queste due perizie di parte aggiungano un altro tassello e colmano le carenze investigative dei magistrati di Siena.

IL TEMPO
 

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