Giornalisti di guerra, vittime collaterali

Una storia non nuova, anche in Ucraina. A pensarci bene una dei primi reporter uccisi in questa guerra è stato un italiano: si chiamava Andy Rocchelli e il 24 maggio 2014, nei pressi di Sloviansk (regione del Donbass) fu ucciso con l’attivista russo Andrej Mironov da granate di mortaio. Da otto anni i suoi genitori – Elisa Signori e Rino Rocchelli – chiedono invano giustizia: «Non è solo una questione privata: bisogna punire chi usa violenza contro i giornalisti che rappresentano una spina nel fianco di chi perpetua persecuzioni e discriminazioni». E non è un caso che a finire nel mirino siano quelli che, per dirla con lo scrittore Jonathan Littel, sanno «leggere i conflitti».

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