Il Viagra online illegale: 2,4 milioni di clienti italiani. Ecco dove si vende e tutti i rischi

Cos’è il meccanismo del web mirroring

Per un consumatore è sufficiente digitare su Google «acquisto Viagra» e il primo sito che compare è apertafarmacia.it, attivo in Italia dal 28 luglio 2020, segnalato da Dataroom ai Nas e infine oscurato il 16 febbraio. L’indirizzo Ip, ossia la base del server, è a Zurigo. Il sito è intestato a un prestanome (Wolfgang Preussner), per il servizio clienti è indicato un numero di telefono italiano. L’e-mail fornita (support@eu-sup24x7.com) è la stessa di altri siti come vera-farmacia.com (indirizzo Ip Londra, 24-1-2020) farmacia-amore.com (indirizzo Ip Filadelfia, in Pennsylvania, 7-11-2019) medsitalia.com (indirizzo Ip Milano, attiva dal 12-10-2014). Il meccanismo si chiama web mirroring: questi siti sono mirror, ossia hanno indirizzi diversi ma contenuti identici o quasi che fanno capo a un unico portale «madre», in questo caso ipillcash.com con 730 domini in tutto il mondo e che offre in cambio del 45% degli incassi l’infrastruttura per aprire la farmacia online e gestisce in background ordini, vendite, spedizioni e pagamenti. Dietro c’è un tale Mikle Bodro, che risiede probabilmente nell’area dell’ex Unione Sovietica in quanto appare molto frequentemente in forum e pagine cirilliche e soprattutto quando contattato ha risposto tramite un dominio e-mail che corrispondeva al fuso orario UTC+2. L’e-mail di riferimento è sempre support@eu-sup24x7.com anche per adriaship.it e rigatoromano.it: uno è un sito di imbarcazioni, l’altro di pellami, ma a insaputa dei gestori reali dietro questo indirizzo è nascosta la url che rimanda a siti per l’acquisto di pillole contro l’impotenza. In generale, per l’utente è facile arrivarci perché hanno motori di ricerca a «inserimento previsione rapido», vuol dire che metti le prime lettere ed esce subito quello che stai cercando.

I rischi dei farmaci falsificati: con calce e vernici tossiche

Dunque Ema ha certificato i rischi del Viagra evidenziati dalla casa produttrice Pfizer, dove viene imposta l’assunzione solo dietro controllo medico, anche perché la disfunzione erettile può essere conseguenza di problemi di salute più gravi (come ipertensione, diabete e scompensi cardiaci) e che devono essere curati per non degenerare. A questi rischi si aggiungono quelli delle pillole acquistate online, in quanto farmaci falsificati e illegali. Dalle indagini dell’Oms solo l’1% è originale e arriva da mercati paralleli, mentre il resto o non contiene i principi attivi (32,1%), o sono presenti in quantità non corrette (20,2%), oppure è composto da ingredienti sbagliati (21,4%), o contiene alti livelli di impurità e contaminanti (8,5%). Il 15,6% infine ha un packaging falso. I farmaci contro l’impotenza sono in assoluto i più contraffatti e falsificati: i dati dell’Ufficio qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico di Aifa mostrano che da almeno 10 anni oltre il 75% dei medicinali sequestrati attraverso operazioni di controllo doganale come «Pangea» o «Shield», oppure attraverso controlli mirati sul campo, riguardano proprio la disfunzione erettile. Dal 2017 a oggi sono state sequestrate oltre 2,5 milioni di pillole. Dalle analisi effettuate è stata scoperta calce al posto del magnesio stearato e la presenza di vernice blu per colorare le pillole. La National Association of Boards of Pharmacy (Nabp) che monitora migliaia di farmacie online rileva che il 95% vende farmaci illegali e pericolosi per la salute. Spesso ingannano pure: richiedono la ricetta medica dando la possibilità di ottenerla online sullo stesso sito dietro pagamento di un’ulteriore cifra o mettendo in contatto l’acquirente con un sedicente medico.

Le attività di indagine: i siti oscurati

Dal 2018 l’Ufficio della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del ministero della Salute ha fatto oscurare 90 siti su segnalazione di Nas, Aifa, Federazione dell’ordine dei farmacisti e privati cittadini. Il tempo medio per oscurare un sito è di un paio di settimane. Ma come li chiudi ne vengono aperti altri il giorno dopo. Chi compra su questo mercato, se poi ha problemi, tende a non parlarne con il medico e quindi non si attiva il sistema di farmacovigilanza. Ed è come se il problema non esistesse. Informazione collaterale per chi si preoccupa degli incassi di Big Pharma: basta guardare Statista.com e appare evidente come sul Viagra e simili il guadagno per le case farmaceutiche è del 95%. Luogo di produzione: India e Cina. Gli stessi luoghi dove si producono anche i farmaci falsi del mercato online. dataroom@corriere.it

CORRIERE.IT

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