I grandi elettori positivi voteranno al “drive in”

La bilancia politica dei possibili assenti è abbastanza in equilibrio. Alla Camera gli attualmente positivi oscillerebbero tra i 18 e i 19, sostanzialmente divisi tra centrodestra e centrosinistra allargato ai 5 Stelle. Numeri dimezzati ma simili nelle proporzioni al Senato. Si comincia anche a entrare nel vivo delle procedure. Una riunione tra i segretari di presidenza della Camera – di cui ha dato conto l’Adnkronos – ha affrontato il problema delle schede contestate. Se dalle urne usciranno schede con un nominativo che «senza alcuna ombra di dubbio, possiede i requisiti costituzionali per l’elezione», si legge nel «verbale», oppure sono state lasciate in bianco o risultano palesemente nulle, i segretari passeranno le schede al segretario generale della Camera che le consegnerà al presidente, il quale «darà lettura all’aula dei voti espressi». Qualora «sorgano perplessità» sull’attribuzione del voto o vi siano «dubbi circa la possibile nullità di talune schede, saranno temporaneamente accantonate, al fine di procedere a una tempestiva istruttoria, e valutare se si tratta di schede valide ovvero nulle o, infine, di schede disperse. A tale valutazione si procederà comunque senza interrompere le operazioni di spoglio».

IL GIORNALE

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