“Non succederà nulla”, “È finito”. Le ‘profezie’ su Grillo

Francesco Curridori

Per la rubrica Il bianco e il nero, abbiamo parlato con il filosofo Paolo Becchi e con il politologo Gianfranco Pasquino del periodo buio che sta attraversando il M5S

"Non succederà nulla", "È finito". Le 'profezie' su Grillo

Il M5S, dopo la tegola giudiziaria che colpito il fondatore Beppe Grillo, sta vivendo una nuova crisi proprio nel momento cruciale della legislatura: l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Per la rubrica Il bianco e il nero, ne abbiamo parlato con il filosofo Paolo Becchi e Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all’università di Bologna.

Cosa succede nel M5S dopo la vicenda giudiziaria che ha colpito Beppe Grillo?

Becchi: “Quella è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io sono un garantista con tutti e questo vale anche per Beppe Grillo, però una cosa è la vicenda giudiziaria che chiarirà la magistratura e un’altra è la vicenda politica. Credo che, considerate anche le grandi difficoltà finanziarie in cui si trova la Casaleggio Associati (che ormai non ha più nulla a che fare con i pentastellati), il M5S è finito. Questo non esclude che alle prossime elezioni possano prendere dei voti, ma non è quasi manco più corretto utilizzare questa sigla. Quella trasformazione per la vita civile e politica che molti italiani, compreso me, si aspettavano non c’è stata. Queste ultime vicende politicamente lo confermano. Non si vede molta diversità tra il M5S e il resto degli altri partiti. La tanto decantata ‘onestà, onestà’ mi sembra molto messa in discussione”.

Pasquino: “Se è una vicenda che riguarda solo Grillo, non succederà niente perché lui, in qualche modo, si era già ‘elevato’. Se non ha influenzato nessuno dei parlamentari dei Cinquestelle, loro dovrebbero proseguire esprimendo rammarico e augurandosi che Grillo esca pulito da tutta questa vicenda”.

Conte ha incontrato prima Letta e Speranza e, poi, Salvini. Che ruolo sta svolgendo dentro il M5S e nella partita per il Colle?

Becchi: “Teniamo presente che il M5S è il partito di maggioranza relativa e, invece, secondo me, Conte non sa che pesci pigliare e, per cercare di sembrare in partita, si attiva da una parte e dall’altra. Credo che anche il tentativo di rinnovamento del Movimento, per mezzo di Conte, sia fallito. Il M5S, quando si voterà, sopravviverà grazie ai voti presi al Sud col reddito di cittadinanza, ma andrà sicuramente sotto il 10%. il M5S non esiste più come progetto politico, mentre Conte rappresenta proprio una nullità politica”.

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