Green pass ridotto a 7 o 5 mesi e tampone obbligatorio ai vaccinati per gli eventi: le ipotesi per la stretta del governo

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Riduzione della durata del green pass e obbligo di tampone ai vaccinati per partecipare a feste e grandi eventi. Sono queste le principali misure di cui si discute in vista della riunione convocata per il 23 dicembre a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi, per contenere l’avanzata del Covid- 19 e la corsa della variante Omicron.

La linea del presidente del Consiglio rimane ferma sulla volontà di mantenere aperte tutte le attività, ma i dati cominciano a fare paura, spaventa la velocità della progressione. Dunque bisogna limitare i contatti soprattutto nei luoghi più affollati e anche fare i conti con la copertura dei vaccini che — come ormai appare chiaro dagli ultimi studi — cominciano a perdere efficacia dopo i primi quattro, cinque mesi. La discussione è aperta tra i ministri e con i presidenti di Regione per arrivare a un provvedimento condiviso, che non spacchi la maggioranza in un momento delicatissimo dal punto di vista politico e, soprattutto, che non danneggi alcune categorie economiche.

Ecco perché il test aggiuntivo per chi ha già il green pass rafforzato alla fine potrebbe essere obbligatorio soltanto dove si creano assembramenti e dove è impossibile mantenere il distanziamento, come le discoteche e le feste. Prevedendo comunque un «filtro» all’ingresso dei centri commerciali. Matteo Salvini è da sempre contrario a restrizioni troppo drastiche, ma visti i dati dei contagi nella maggioranza molti pensano che non farà le barricate.

Obbligo vaccinale
Resta sul tavolo l’ipotesi estrema di introdurre l’obbligo generalizzato. Ma non è tema di oggi. Prima il governo dovrà esaminar la «flash survey» dell’Iss che fotografa l’andamento del virus (e della variante Omicron) in tutto il Paese. Confindustria e sindacati erano favorevoli all’obbligo e potrebbero approvare, come primo passo del governo, la scelta di estendere il green pass rafforzato a tutti i lavoratori, così come già accaduto per il personale sanitario, quello scolastico e le forze dell’ordine.

Green pass “rafforzato”
Il decreto scade il 15 gennaio, ma sembra scontato che il green pass rilasciato a guariti e vaccinati venga prorogato almeno fino al 31 marzo, quando scade lo stato di emergenza. È obbligatorio per andare al ristorante e negli altri locali dove si mangia al chiuso, nei cinema e nei teatri, negli stadi, in discoteca e per partecipare agli eventi pubblici e alle feste, non legate a cerimonie religiose.

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