Gelmini: “Adesso tutte le donne sanno che lo Stato è pronto a difenderle”

E pensa anche lei, come per esempio, Valeria Valente che l’esame del Parlamento possa migliorare il provvedimento? E in che modo?
«Il Parlamento, come sempre, è sovrano. Abbiamo trovato, in Cdm, un buon punto di equilibrio. Dopodiché saremo aperti ai suggerimenti di tutte le forze politiche, le colleghe di Forza Italia da anni si battono su questi temi, e a maggior ragione di chi ha lavorato su queste tematiche, come la senatrice Valente che ha guidato la Commissione parlamentare sul femminicidio».

Il ddl dovrà essere esaminato dal Parlamento. In che tempi prevede l’approvazione definitiva?
«Quando si interviene con norme penali è sempre preferibile evitare la decretazione d’urgenza, anche se certamente l’urgenza c’è. Il calendario delle Camere non lo stabilisce però il governo, ma spero che, terminata la sessione di bilancio, possa andare rapidamente in discussione».

A lavorare sul provvedimento siete state in tante, con uno schieramento trasversale. Pensa che possa essere la nascita di un’alleanza da riproporre su altri temi?
«Su questi temi le donne sono state sempre protagoniste di alleanze trasversali in Parlamento. Non è una novità. In questa legislatura lo avevamo già fatto: con il Codice rosso, con il revenge porn e con il sexting. Con un metodo simile abbiamo lavorato con la ministra Bonetti sull’assegno unico e sul family act. Su queste tematiche si può lavorare oltre gli schieramenti, su altre restano evidenti le differenze tra le diverse forze politiche».

Il nemico principale resta il maschilismo radicato nella società italiana. Avete in programma misure di contrasto alla violenza con interventi nelle scuole, sui libri di testo, nella formazione e nell’orientamento delle nuove generazioni?
«Nelle scuole è stato già fatto un lavoro straordinario su questi argomenti, si andrà avanti anche grazie alla sensibilità del ministro Bianchi, e confido che produrrà effetti tangibili sulle nuove generazioni. E poi c’è il Pnrr che, con una pluralità di interventi concreti, valorizzerà il protagonismo delle donne e promuoverà il superamento del gender gap. La strategia nazionale per la parità di genere è un altro pezzo fondamentale di questo puzzle di interventi».

Associazioni e addetti al settore chiedono da tempo anche un’attività di formazione dell’intera filiera di chi prende in carico una denuncia. Il governo intende intervenire?
«È un’esigenza reale. Se si interverrà ulteriormente per rafforzare la formazione, questo non potrà che produrre effetti positivi».

LA STAMPA

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