Super green pass, il nuovo decreto: restrizioni e divieti solo per i no vax. Punti fermi e in discussione
Green pass per 9 mesi
Deciso: la durata del green pass sarà abbreviata. Alla scadenza del periodo stabilito se non si effettua la terza dose o il richiamo il certificato non è più valido.
Da decidere: sembra scontato che si passerà da 12 a 9 mesi. Qualche scienziato ha proposto di ridurre la validità a 6 mesi, quindi bisognerà attendere il parere del Cts.
Green pass ai vaccinati
Deciso:
divieti e restrizioni legati alla vita sociale e alle attività
commerciali e produttive dovranno valere solo per i non vaccinati.
Da decidere: con quali modalità
sarà differenziato l’accesso nei luoghi della cultura o del
divertimento? L’ipotesi più probabile è che si conceda il green pass
soltanto a chi è vaccinato. Se passerà questa linea, chi non è vaccinato
dovrà effettuare il tampone per recarsi al lavoro.
I luoghi vietati
Deciso: l’idea prevalente nel governo è precludere ai non vaccinati la possibilità di frequentare bar e ristoranti al chiuso, palestre, piscine, stadi, cinema, teatri, musei, impianti sciistici.
Da decidere: eventuali limitazioni per le attività all’aperto.
I trasporti
Deciso: chi non è vaccinato potrà effettuare il tampone per salire sui treni dell’alta velocità e sugli aerei.
Da decidere: l’idea di imporre il tampone per prendere la metropolitana o salire sugli autobus
ha provocato la reazione dei sindacati. Sembra difficile che possa
arrivare il via libera soprattutto per la difficoltà di garantire controlli adeguati.
Le zone di rischio
Deciso: il governo è orientato a far scattare i divieti per chi non è vaccinato solo al momento dell’eventuale passaggio di una regione in zona arancione.
Ma c’è anche chi pensa che le restrizioni per i no vax debbano essere
imposte subito in tutta Italia, anche nelle zone bianche e gialle.
I tamponi
Da decidere: sembra scontata la riduzione della validità del tampone
molecolare a 48 ore e dell’antigenico a 24 ore, ma anche su questo si attende il parere del Cts.
Obbligo vaccinale
Deciso: al momento è una strada che il governo non intende percorrere, anche per non aumentare le tensioni. Ma il tema dell’obbligo resta sul tavolo di Palazzo Chigi e di certo sarà discusso.
Da decidere: va stabilito se esiste una soglia di criticità delle occupazioni dei posti in terapia intensiva che rende necessario imporre la vaccinazione a tutti i cittadini.
Stato di emergenza
Deciso: sarà prorogato fino al 30 gennaio, quando scadranno i due anni dalla prima dichiarazione di stato di emergenza per l’esplosione della pandemia da Covid 19.
Da decidere: nell’ultima decade di dicembre sarà stabilito se approvare una nuova legge che proroghi la validità dello stato di emergenza per altri tre mesi o fino al termine della campagna vaccinale.
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