“Ecco quando scatteranno le limitazioni”

Francesca Galici

Il modello austriaco di contenimento dei contagi sta tenendo banco anche nel nostro Paese. I governatori di Regione premono sul governo di Roma per innalzare le restrizioni ed evitare che anche in Italia succeda quanto sta accadendo in Germania, per esempio, dove la situazione sta sfuggendo di mano. Ma da Roma frenano sulle intenzioni delle Regioni e al momento non sono previste nuove limitazioni, soprattutto che coinvolgano solo i non vaccinati. L’unica ipotesi che al momento viene ventilata è che ci possa essere un semi lockdown per non vacciati solo se si raggiunge la zona aracione.

“Al momento il governo ha assunto una serie di decisioni che consentono al nostro Paese di rimanere aperto. Abbiamo raggiunto l’84 per cento di cittadini che sono vaccinati con entrambe le dosi”, ha dichiarato il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini a margine del forum “Meridiano sanità, le coordinate della salute”. Il ministro azzurro ha aggiunto: “E’ chiaro che al momento le scelte che il governo ha fatto consentono al paese di rimanere aperto e poter guardare con discreta tranquillità. È evidente però che siamo anche nei mesi più difficili e valuteremo strada facendo se ci sarà bisogno di cambiare l’assetto regolatorio che ci siamo dati”.

Anche Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, corre sullo stesso binario: “Ad oggi non sono necessarie ulteriori restrizioni: è sufficiente far rispettare le regole esistenti”. Tuttabia, Sibilia, ci ha tenuto a sottolineare che “se la situazione della diffusione del virus in alcune regioni dovesse aggravarsi, fino ad arrivare alla zona arancione, è evidente che il prezzo delle eventuali chiusure non lo possano e non lo debbano pagare i vaccinati”.

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