Il bilocale in piazza Navona a 13 € al mese e la signora che dal 1978 non paga niente. Gli incredibili affitti del comune di Roma

di Antonio Crispino

Il Comune di Roma ha un tesoretto di un miliardo di euro che gli deriva dai canoni di locazione che dovrebbe riscuotere per gli immobili di sua proprietà concessi in affitto. Per la precisione, è il monte dei crediti che vanta nei confronti di persone che non pagano o non hanno mai pagato nulla pur occupando legittimamente un alloggio comunale. Peccato, però, che ben 481milioni di questi soldi siano considerati non più esigibili. E’ passato talmente di quel tempo che ormai l’amministrazione ci ha perso le speranze e nemmeno ci prova più a riscuoterli. Li giudica irrecuperabili poiché i primi atti interruttivi della prescrizione sono stati inviati solo a febbraio 2011. Prima di questa data nessuno aveva fatto nulla per mettere in sicurezza i crediti non riscossi. Si tratta di inquilini che hanno maturato un debito monstre, in un caso addirittura di 237mila euro. Non sempre si tratta di persone indigenti, anzi. Nel caso citato l’inquilino dichiara un reddito annuo di 98mila euro. E non è l’unico.



A pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano abita la signora Rosa, nome di fantasia, che pur guadagnando 68mila euro l’anno da più di trent’anni ha deciso di non pagare più l’affitto al Comune. Era il 1978 quando ci entrò, originariamente l’alloggio era stato assegnato a una zia a cui è subentrata. Non ricorda quando è stata l’ultima volta che ha pagato un bollettino di conto corrente tant’è che il suo debito sfiora i centomila euro. «Perché non pago? Qui tutti i lavori di ristrutturazione li ho dovuti fare di tasca mia. Vede? Ho cambiato i pavimenti, gli infissi, le porte, tutto di tasca mia. L’Ater non è mai venuta nemmeno quando è crollato il soffitto sulla testa di mia figlia piccola». Il mantra è sempre il solito, lo raccontano tutti gli inquilini morosi: «Poiché il Comune non fa manutenzione ci arroghiamo il diritto di non versargli un euro».

Nell’anagrafe degli inquilini si scoprono cose incredibili. Come il signor MDL titolare di alberghi a Capri e in Val D’Aosta ma assegnatario di un alloggio popolare a Roma così come GA noto proprietario di una catena di supermercati che nonostante le sue ville sparse tra Palermo e Trapani ha avuto bisogno di una casa popolare nella capitale. Poi ci sono quelli che pur abitando in zone assolutamente centrali come Piazza Navona, il Lungotevere, i Fori Imperiali, etc hanno la fortuna di un affitto concordato a pochi euro.

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