Crisi dei sottomarini: così Biden tenta di ricucire con l’Ue

La cosa più sorprendente è che la crisi si poteva facilmente evitare, includendo Francia e Ue nel processo politico di revisione della strategia per il Pacifico, e dando qualcosa a Parigi per compensarla sul piano economico. L’argomento a favore dei sottomarini nucleari per l’Australia era logico e sostenibile, ma si poteva coinvolgere Parigi nel progetto, o garantire altre commissioni per rimpiazzare i 66 miliardi perduti. Nello stesso tempo era utile includere l’intera Europa nella discussione sul Pacifico, visto peraltro che Bruxelles la stava conducendo in parallelo sul fronte interno.

Ora che il danno è fatto, le fonti suggeriscono a Biden di dipingere quella dei sottomarini come una prima fase della revisione della strategia, un piccolo passo legato solo ad un Paese. Adesso invece ne seguirà una seconda più ampia, che rivedrà l’intera postura militare e politica occidentale nel Pacifico, coinvolgendo la Francia e l’intera Ue, non solo sul piano delle commesse, ma anche dei commerci, le tariffe, gli investimenti e la diplomazia. Un primo segnale conciliatorio intanto è già arrivato, con la decisione di riaprire a novembre i voli verso gli Usa degli europei vaccinati.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.