Il lavoro che cambia, il 65% dei bambini a scuola farà un lavoro che ancora non esiste

La chiave di volta sarà quindi quella di lavorare sulle competenze anziché sulle mansioni, «ma anche sul talento spiegando alle aziende che saranno più competitive se investono in formazione. In Germania, ogni anno, le academy aziendali formano mezzo milione di giovani» dice Costantini: «Per non perdere il treno dobbiamo metterci a correre da subito».  

Certo, poi avranno un’importanza crescente le cosiddette soft skill come l’imparare a lavorare in gruppo o in un ambiente virtuale. Ma per stare sul mercato sarà cruciale avere la forza aggiornare le proprie competenze.

LA STAMPA

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