Covid, dalla Domenica delle Palme al Lunedì dell’Angelus: come cambiano i riti della Settimana Santa in tempo di pandemia

Sabato, 3 aprile, Papa Francesco tornerà all’Altare della Cattedra per la veglia della Notte Santa. Sarà alle 19.30, due ore in anticipo rispetto agli anni precedenti in modo da consentire ai pochi fedeli presenti di rispettare le norme del coprifuoco.

Alle 10 della Domenica, sempre nella Basilica Vaticana, il Papa presiederà la messa di Pasqua conclusa dalla Benedizione ‘Urbi et Orbi’.

Il giorno successivo, Lunedì dell’Angelus, la prima recita del Regina Coeli in streaming dalla Biblioteca del Palazzo apostolico.

Sì all’uso dei social media

La Cei parla esplicitamente della possibilità di ricorrere all’uso dei social media, “solo dove strettamente necessario o realmente utile”. Dunque sì alla possibilità di trasmettere online la celebrazione, ma, raccomanda con forza, “l’eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico”.

Anche per questo si preferisce che la “diffusione mediatica” riguardi in particolare “le celebrazioni presiedute dal vescovo, incoraggiando i fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa a seguire le celebrazioni diocesane come segno di unità”.

Gli stessi media della Cei (Tv2000 e il circuito radiofonico InBlu2000) copriranno sia la messa della Palme sia tutti gli appuntamenti della Settimana Santa presieduti da papa Francesco.

Come lo scorso anno non verranno distribuiti i rametti di ulivo. A seconda delle varie diocesi, i fedeli potranno portarseli da casa e farseli benedire, oppure prenderli di persona se posizionati in un posto preciso delle diverse chiese.

REP.IT

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