Ragione e sentimento



Nel commentare la Polverini di Lotti e di governo, persino un gentiluomo liberale come Guido Crosetto si è sentito in dovere di giustificarla dicendo: «Se le sue ragioni fossero sentimentali, non posso che tacere». Perché secondo la vulgata ancora dominante nel terzo decennio del ventunesimo secolo, in politica le donne tradiscono gli elettori per amore, non per interesse. Che detto così sembra un complimento, mentre è un modo subdolo di imbellettare un pregiudizio.

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