Scontri a Washington, fan di Trump fanno irruzione al Congresso. Spari, quattro morti

Chiesta l’immediata rimozione di Trump

L’esponente del partito democratico Ted Lieu ha chiesto di attivare il venticinquesimo emendamento della Costituzione che prevede l’immediata rimozione del presidente in carica. L’articolo stabilisce che il vicepresidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. A differenza dell’impeachment, dunque, consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise. È sufficiente che il vice presidente e la maggioranza del governo trasmettano una lettera al Congresso sostenendo che il presidente non è più in grado di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio

Dopo il comizio di Trump

Subito dopo il comizio, i supporter, accorsi a migliaia ad ascoltare Trump si sono scontrati con la polizia che ha sparato anche gas lacrimogeni; hanno prima occupato la scalinata del Parlamento e subito dopo sono riusciti a penetrare all’interno dell’edificio. Capitol Hill è stata messa in lockdown dagli agenti di sicurezza e alcune parti del Congresso sono state evacuate. Era in corso la seduta che avrebbe dovuto certificare l’elezione di Biden alla casa Bianca, ma appena 12 dei 538 voti erano stati confermato quando la seduta è stata sospesa. La polizia ha rinvenuto anche alcuni pacchi sospetti: uno di questi, trovato sulla scalinata, secondo le prime informazioni conteneva effettivamente esplosivo ed è stato fatto brillare; un secondo ordigno rudimentale è stato trovato nella sede del partito repubblicano. La speaker della Camera Nancy Pelosi ha chiesto l’intervento della Guardia nazionale per sedare le violenze; il Pentagono aveva in un primo momento respinto la richiesta ma un’ora più tardi le forze di sicurezza hanno cominciato ad affluire attorno alla sede del Parlamento. Il sindaco di Washington Muriel Bowser ha proclamato il coprifuoco a partire dalle 18, ora locale.

Scontri dentro il Congresso

Nel frattempo i deputati e i senatori sono stati chiusi nei loro uffici: a loro sono state consegnate maschere antigas; Trump ha subito rivolto via twitter un messaggio ai suoi ultras ai quali chiede di astenersi da atti di violenza. Testimoni all’interno dell’edificio hanno riferito alla Cnn che i contestatori hanno battuto contro le porte dell’aula nel tentativo di entrare. Dentro l’aula, invece agenti di sicurezza armati puntano le loro pistole verso le porte contro le quali i manifestanti premono per entrare. Uno di loro è riuscito a raggiungere l’aula del Senato ed è andato a sedersi sullo scranno del vicepresidente Mike Pence. All’esterno altri rivoltosi hanno cominciato a rompere le finestre di Capitol Hill per tentare di fare a loro volta irruzione. Poco prima delle 16, ora locale, la polizia ha dichiarato che l’ala del Senato era stata liberata dai rivoltosi.

Le reazioni politiche

Joe Biden ha rivolto un messaggio alla nazione: «Le democrazia americana è sotto attacco, Trump vada subito in tv e chieda la fine dell’assedio». The Donald si è fatto sentire subito dopo con una dichiarazione ambigua: «Voto rubato, ma ora andate a casa» ha detto all’indirizzo dei suoi sostenitori. Tutti i parlamentari hanno immediatamente condannato gli atti di violenza, a partire da esponenti del partito repubblicano. Mitt Romney, repubblicano ma oppositore di Trump ha detto che la responsabilità dei disordini ricadono proprio su quest’ultimo. Anche il vicepresidente in carica Mike Pence ha chiesto che le violenze cessino immediatamente: «L’attacco al Congresso non sarà tollerato». Mossa infelice, al contrario, di Ivanka Trump che su twitter definisce «patrioti» i violenti, salvo poi cancellare i messaggio.

Disordini anche in Georgia

Nel frattempo le proteste si sono estese alla Georgia, dove sono in corso le operazioni di spoglio per l’elezione dei due senatori dello Stato (i risultati parziali vedono una doppia vittoria dei candidati democratici): anche qui il palazzo del Congresso è stato messo sotto assedio dai dimostranti pro Trump costringendo l’evacuazione del segretario di stato Brad Raffensberger e del suo staff.

Articolo in aggiornamento…

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