Coronavirus, il vaccino dei ricchi: al 14% della popolazione mondiale il 53% delle dosi

Nove persone su dieci in almeno 70 Paesi a basso reddito rischiano di non potersi vaccinare contro il Covid-19 il prossimo anno perché la maggior parte dei vaccini in arrivo sono stati acquistati dall’Occidente. Questo nonostante Oxford-AstraZeneca si sia impegnata a fornire il 64% delle sue dosi alle persone nei Paesi in via di sviluppo.

È il V-day del Regno Unito: inizia la più grande campagna di vaccinazione di massa della storia

di Enrico Franceschini 08 Dicembre 2020

Lo denuncia People’s Vaccine Alliance, l’organizzazione formata da Amnesty International, Frontline Aids, Global Justice Now e Oxfam. Mentre le prime persone vengono vaccinate nel Regno Unito, People’s Alliance avverte che gli accordi conclusi dai governi dei Paesi ricchi lasceranno quelli poveri in balia della pandemia. I Paesi ricchi con appena il 14% della popolazione mondiale si sono assicurati il 53% dei vaccini già pronti. Il Canada ha acquistato più dosi di qualsiasi altra popolazione, abbastanza per vaccinare ogni canadese cinque volte.

“A nessuno dovrebbe essere impedito di ottenere un vaccino salvavita a causa del Paese in cui vive o della quantità di denaro che ha in tasca – ha affermato Anna Marriott, responsabile delle politiche sanitarie di Oxfam, riporta il Guardian – Ma a meno che qualcosa non cambi radicalmente, miliardi di persone in tutto il mondo non riceveranno un vaccino sicuro ed efficace per il Covid-19 negli anni a venire”.

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