Nuovo Dpcm dicembre, spostamenti vietati dal 20 dicembre al 6 gennaio Le seconde case vanno raggiunte prima del blocco

La residenza

Sarà sempre consentito rientrare presso la propria residenza o domicilio. Per le seconde case ci si può andare prima del blocco, a meno che non si abbia la residenza nella casa di vacanza. Non ci saranno altri casi consentiti «perché dobbiamo evitare lo spostamento di milioni di persone, è il momento di rimanere fermi. Le misure di contenimento stanno funzionando e non possiamo vanificare gli enormi sacrifici che si stanno facendo», ripete Boccia.

Genitori soli

Nella riunione di martedì il governo deciderà se concedere deroghe «che saranno comunque limitate al massimo». Potrebbe essere previsto il ritorno nella casa di famiglia per trascorrere le feste con i genitori anziani. Se così sarà la deroga potrebbe essere utilizzata da un parente soltanto. Rimane in ogni caso la raccomandazione di proteggere gli anziani e le persone fragili soprattutto rispetto al contatto con i giovani, in molti casi sono asintomatici.

Studenti

Si valuta anche la concessione della deroga per gli studenti che hanno spostato la residenza o il domicilio nella città dove si sono trasferiti per motivi di studio e vogliono tornare a casa per le vacanze. In molte città è cominciata la corsa per sottoporsi al tampone rapido prima di Natale.

Coniugi

Nel caso dei coniugi potrebbe essere concesso il ricongiungimento familiare da applicare anche ai partner conviventi.

La quarantena

Diverso è il discorso per chi deciderà di andare all’estero e per chi torna in Italia in occasione delle prossime festività. Il governo vuole introdurre l’obbligo di quarantena al momento dell’ingresso nel nostro Paese. «Bisogna spostarsi soltanto per motivi strettamente necessari ed evitare al massimo i contatti tra le persone», ripete Speranza.

Coprifuoco

Il Dpcm in vigore dal 4 dicembre confermerà il coprifuoco alle 22. All’interno del governo c’è chi preme per prorogare questo limite alle 24 nei giorni di Natale e Capodanno, ma è una linea che difficilmente potrà essere accolta. «Non possiamo permetterci allentamenti che agevolino riunioni nelle case e assembramenti nelle strade, questo è il momento della stretta. La curva epidemiologica è in discesa ma siamo ancora nel pieno della seconda ondata», ribadiscono i rigoristi.

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