Chiusure in Lombardia, Liguria, Campania e Piemonte per il Covid: ecco cosa cambia

Il Piemonte

Per disposizione del governatore Alberto Cirio i locali pubblici potranno chiudere alle 24, ma nel fine settimana scatterà la serrata dei centri commerciali. Potranno rimanere aperti soltanto alimentari e farmacie. Dal 26 ottobre entra in vigore l’obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, in alternanza con la presenza in aula.

La Liguria

Didattica a distanza a metà anche per il governatore Giovanni Toti che per le «secondarie di secondo grado» ha previsto la presenza al 50 % degli studenti con «l’esclusione delle classi prime». Sono state «consentite le attività delle sale giochi dalle 5 alle 18», mentre è stato ribadito il «divieto assoluto di assembramento». I circoli e i centri culturali devono chiudere alle 24.

La movida

Mentre in tutta Italia i sindaci individuano le aree da chiudere e da limitare, una circolare del Viminale ribadisce le regole da seguire. «La facoltà di disporre la chiusura al pubblico dopo le ore 21 delle strade o delle piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento» è consentita ma deve rimane «la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». Deve essere il sindaco a decidere ma «l’attuazione di tale intervento richiederà poi la più ampia concertazione e collaborazione tra sindaco e Prefetto».

I controlli

Dovranno essere le forze dell’ordine e la polizia locale ad effettuare posti di blocco e controlli sul rispetto dei divieti in tutte le aree interdette. A questi servizi di vigilanza parteciperanno anche i soldati dell’operazione «Strade Sicure». Ieri in Campania sono stati inviati 100 militari di rinforzo.

CORRIERE.IT

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