La politica e il lato oscuro

Al momento, i sondaggi danno vincente Biden (ma davano vincente anche Hillary Clinton alle elezioni precedenti e finì come sappiamo). È anche chiaro che Biden è una personalità debole, priva di carisma. È favorito ma ciò sembra più l’effetto di una diffusa avversione a Trump che di un apprezzamento senza riserve nei suoi confronti.

Il vero vantaggio di Biden dipende dagli errori commessi dal presidente nella gestione dell’emergenza Covid e dai danni economici provocati dalla pandemia. Quel vantaggio potrebbe essere eroso se non si fermassero le violenze di strada che hanno spaventato molti americani nonché gli sfregi alla loro storia e alla loro identità con l’abbattimento di statue (da Colombo a Jefferson) che ne sono il simbolo. E sarebbe un guaio elettorale per Biden se i democratici dessero l’impressione di non essere abbastanza decisi nel contrapporsi a tutto ciò.

In una società polarizzata possono emergere politici estremisti che pensano di guadagnare spazi e influenza sfruttando le manifestazioni violente. All’estrema sinistra politici «rivoluzionari» cercano di farsi spazio ai danni dei democratici (all’insegna dello slogan: «aboliamo la polizia»). La stessa cosa accade o accadrà a destra (tanto in caso di sconfitta che di riconferma di Trump): sorgeranno leader, punti di riferimento dell’estremismo di destra, che si faranno strada a scapito di esponenti repubblicani. Dopo di che, il nuovo estremismo (di destra e di sinistra) condizionerà le componenti più centriste dello schieramento politico americano.

Ciò, però, non è inevitabile. Una nuova Amministrazione democratica potrebbe mostrarsi ferma e dura nei confronti di ogni forma di violenza, togliendo spazio agli estremisti e tranquillizzando così la maggioranza degli americani. Sempre ricordando però che in un sistema federale moltissimo dipende dalla disponibilità delle autorità statali e locali a cooperare con il presidente. È possibile, e forse probabile, nonostante i timori degli ultimi tempi, che le istituzioni politiche statunitensi si rivelino così forti e così radicate da poter superare, magari con qualche ammaccatura, anche un frangente come questo. Così forti da poter resistere a un presidente come Trump nonché alla pressione dell’estremismo più violento di destra e di sinistra.

Ci sono alcuni aspetti della politica che sono sempre gli stessi in ogni tempo e luogo. Ci sono però anche differenti tradizioni e istituzioni. In taluni casi, esse sono solide e capaci di tenere a bada il lato oscuro, il potenziale di violenza collettiva sempre presente (magari sottotraccia ma pronto ad attivarsi) in ogni aggregato umano. Uno degli aspetti più ammirevoli della civiltà occidentale è il fatto di avere creato istituzioni che incoraggiano la libertà personale scoraggiando al tempo stesso le diffuse vocazioni e propensioni alla violenza. Se in un prossimo futuro ciò non valesse più per gli Stati Uniti, saremmo tutti, non solo gli americani, nei guai. Ci conviene confidare nella solidità e nella tenuta delle istituzioni democratiche americane.

CORRIERE.IT

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