Mascherine, discoteche e tamponi obbligatori: le regole in vigore da oggi fino al 7 settembre e i provvedimenti in arrivo

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Tampone entro 48 ore per tornare da 4 Paesi

Secondo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza «fino al 7 settembre tutte le persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Repubblica di Malta o Spagna, si applicano le seguenti misure di prevenzione, alternative tra loro: presentazione dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento». Il provvedimento è in vigore da oggi.

Chi avviserà del rientro anche se asintomatico

Secondo il provvedimento varato dalla Salute «le persone che rientrano da Francia, Grecia, Malta e Croazia, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio arrivo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio». Se dovessero avere sintomi dovranno comunicarlo e mettersi in isolamento. L’obbligo di quarantena per chi torna dai Paesi indicati nell’ordinanza è scattata in Campania «fino a quando il tampone non sarà negativo, pena denuncia penale e sanzione di mille euro per chi la viola». In Puglia è stato invece deciso che «chi è entrato in ”contatto stretto” con un caso Covid deve osservare l’isolamento fiduciario per tutti i 14 giorni anche in caso di esito del tampone negativo».

Stati nella «lista nera», aggiunta la Colombia

Da oggi è vietato l’ingresso e il transito in Italia a chi proviene dalla Colombia. Dal 9 luglio era già stato vietato di entrare nel nostro Paese a chi «nei 14 giorni antecedenti, ha soggiornato o è stato in transito in Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana. Chi proviene dagli Stati Uniti è obbligato a mettersi in quarantena mentre chi arriva da Bulgaria e Romania deve essere sottoposto a tampone. La lista dei Paesi viene aggiornata sulla base del numero dei contagi e non è escluso che possa allungarsi nei prossimi giorni. L’Ue ha chiesto due giorni fa «misure coordinate per i divieti» che in alcuni casi sono comunque scattati.

Richiesti freni sul ballo ma la decisione è locale

Il governo è tornato a chiedere una stretta sulle discoteche, ma le Regioni possono decidere in autonomia e soltanto in alcune zone sono scattate restrizioni. Se i contagi dovessero continuare a salire il governo potrebbe firmare un’ordinanza che dispone la chiusura dei locali. In Toscana è stata imposta la distanza di due metri per chi sta sulla pista da ballo, il conteggio degli ingressi obbligatorio così come la registrazione di ogni accesso e il registro delle presenze per almeno 14 giorni. In Puglia è entrato in vigore l’obbligo di mascherina se non è possibile mantenere la distanza di due metri in pista e di un metro negli altri luoghi; l’obbligo di misurare la temperatura con il divieto di ingresso se si ha oltre 37.5. La Sardegna mantiene invece tutto aperto.

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