“L’insicurezza crea derive razziste”. La lettera del sindaco di Caltanissetta a Lamorgese

In Sicilia si sta creando, tra alcuni sindaci, un fronte contro i nuovi sbarchi di migranti. A far sentire la propria voce è il sindaco di Caltanisetta, Roberto Gambino, che ha scritto una lettera al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineando come “l’insicurezza crei derive razziste”. Sulla stessa linea c’è anche il primo cittadino di Porto Empedocle, Ida Carmina, che dice no alla nave quarantena da mille posti.

Intanto mancano ancora all’appello 44 migranti dei 184 fuggiti domenica pomeriggio dal Cara di Pian del Lago di Caltanissetta, tutti di nazionalità tunisina. Le forze dell’ordine sono ancora impegnate nelle ricerche. Intanto il prefetto di Caltanissetta, Cosima Di Stani, ha fatto sapere che, relativamente al Covid-19, non c’è alcun rischio. “Non sussistono pericoli legati al Covid – ha detto il prefetto – in quanto i cittadini stranieri, già sottoposti al test sierologico con esito negativo al momento dello sbarco, sono stati sottoposti subito dopo l’ingresso nel Centro Governativo di Prima Accoglienza di Caltanissetta al tampone rinofaringeo dall’Asp, anch’esso con esito negativo per tutti gli ospiti”. Il Prefetto, d’intesa con le Forze dell’Ordine, ha disposto un’intensificazione dei controlli affinché il periodo di quarantena ancora in corso venga rispettato.

Ci sono poi 43 i migranti che, ieri sera, sono stati trasferiti con il traghetto di linea per Porto Empedocle, dall’hotspot di Lampedusa. Il gruppo è già in viaggio per una struttura d’accoglienza di Palermo. La Prefettura di Agrigento, provando ad alleggerire le presenze nell’hotspot ha pianificato per la tarda mattinata il trasferimento, sempre con la motonave di linea, di altre 200 persone che una volta arrivate, in serata, a Porto Empedocle verranno caricate su dei pullman con destinazione alcuni centri d’accoglienza del Molise.

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