Senza il Mes mancano i soldi in cassa

Servono soldi in cassa subito e il Mes è la via più conveniente. Questo è il messaggio che ha consegnato Roberto Gualtieri ai capi delegazione della maggioranza, prima del Cdm che ha dato il via libera allo scostamento. 

Il Sole 24 Ore riporta il pensiero del ministro dell’Economia, che premer sui fondi europei per la sanità dopo il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha quantificato in oltre 20 miliardi il fabbisogno per una ristrutturazione del servizio sanitario nazionale all’altezza dell’era Covid. Con altri 25 miliardi di deficit, ha spiegato Gualtieri, il Mes diventa decisivo per evitare problemi alle casse dello Stato. Se il titolare dell’Economia punta ad attivarlo per coprire uscite già in bilancio, il ministro della Salute vorrebbe utilizzarlo per nuove spese per la sanità. 

Dentro il Pd, Italia Viva e Leu i ministri fanno breccia, ma il problema restano i 5 stelle. Lo dimostra anche un voto di ieri all’Europarlamento, in cui la maggioranza si è divisa e M5S si è trovata a votare insieme alla Lega. Al tavolo, prosegue il Sole, il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede avrebbe chiesto di rimandare la discussione perché “oggi stiamo festeggiando il Recovery Fund”. 

Preme perché l’Italia attivi il Mes anche Paolo Gentiloni, commissario Ue all’Economia. “I fondi arriveranno nella seconda metà del 2021, l’Italia prenda il Mes, conviene” è la sua indicazione, in un’intervista alla Repubblica. “Le erogazioni del Recovery – evidenzia Gentiloni – inizieranno nella seconda parte del 2021 ad eccezione di un 10% che verrà anticipato con l’approvazione del Piano. Prima dobbiamo aspettare il percorso di ratifica dei parlamenti, quindi dovremo riuscire a rispettare il calendario con l’approvazione dei Piani di riforme dei singoli paesi entro aprile e andare sui mercati con titoli europei comuni.

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