Svolta su Ubi: Intesa ritocca l’offerta con un 10% in contanti. E le Fondazione dicono di sì

di SARA BENNEWITZ e ANDREA GRECO

MILANO – Intesa Sanpaolo aggiungerà fino a 650 milioni di euro per contanti all’offerta pubblica di scambio su Ubi, così accogliendo le richieste dei soci più riluttanti della banca con sede a Bergamo. Nelle prossime ore il gruppo guidato da Carlo Messina metterà sul piatto una somma passibile di miglioirare di oltre il 10 per cento l’iniziale offerta tutta in azioni del 17 febbraio. Un modo, a quanto si apprende dietro le quinte, per venire incontro alle difficoltà di uno dei territori più martoriati dalla pandemia, e, contestualmente, per assicurarsi l’adesione finale di una percentuale molto alta di azioni Ubi. Sia quelle detenute dai piccoli investitori locali, pari a circa il 35% del capitale. Sia quelle della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, che detiene il 5,9% e ha in corso una riunione degli organi sociali per deliberare anch’essa l’adesione all’offerta.

L’Ops, infatti, prevede che vengano consegnate 17 azioni Intesa Sanpaolo ogni 10 azioni Ubi portate in adesione da parte dei soci. A questo concambio si dovrebbe sommare il conguaglio in contanti.

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