Gualtieri: «Il governo? Mai escluso l’uso del credito del Mes. Il debito di Atlantia non graverà su italiani»

di Federico Fubini e Monica Guerzoni

Gualtieri: «Il governo? Mai escluso l'uso del credito del Mes. Il debito di Atlantia non graverà su italiani»

Roberto Gualtieri

Ministro Roberto Gualtieri, lo scontro nel governo su Autostrade è stato durissimo, tanto che il premier era entrato in Consiglio dei ministri col decreto di revoca in mano. L’accordo è quello che lei sosteneva?
«Non c’è stato nessuno scontro, ma un complesso confronto con Aspi che si è sbloccato in extremis. A fare la differenza è stata proprio la nostra compattezza. La leadership del presidente Conte, il lavoro della ministra Paola De Micheli e l’impegno di tutto il governo sono stati decisivi. Con questo accordo si apre una pagina completamente nuova. Un regime concessorio più moderno, efficiente ed equo e un’ambiziosa operazione di politica industriale volta a rilanciare un’infrastruttura strategica, imperniata su un investitore di lungo termine come Cassa depositi e prestiti, che vuole offrire una proficua opportunità di impiego del risparmio nell’economia reale e nello sviluppo del Paese».

Che Cdp possa decidere i nuovi soci di suo «gradimento» non è una violazione dello stato di diritto? E il fatto che l’operazione sposti 10 miliardi di debito dai soci privati di Atlantia al socio pubblico di Cdp, lo Stato, la lascia tranquillo?
«È del tutto normale e conforme a pratiche comuni di mercato che Cdp abbia un ruolo nella individuazione di partner strategici e del nucleo stabile degli investitori di lungo termine. Peraltro il progetto prevede la quotazione della società e l’apertura del capitale. Per quanto riguarda il debito, non si sposta da nessuna parte, resta dov’è, in Aspi, che conserverà una redditività adeguata a ripagarlo, senza gravare in nessun modo sul bilancio dello Stato».

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