Del Conte (Bocconi): “Navigator, spreco di fondi Ue e mancanza di programmazione: così si creano nuovi disoccupati”

Marco Cimminella

La crisi del mercato del lavoro provocata dal covid-19 non basta da sola a spiegare il preoccupante tasso di disoccupazione e le disuguaglianze economiche che affliggono il nostro Paese. Già prima della pandemia, giovani e meno giovani dovevano spesso accontentarsi di contratti precari per mettere piede in azienda. Ben pochi si rivolgevano ai centri per l’impiego per trovare un’occupazione, ancora meno chi ci riusciva. E l’introduzione del reddito di cittadinanza, con il rafforzamento dei cpi e la creazione della figura del navigator, pur contribuendo a combattere la povertà assoluta, ha avuto risultati poco incoraggianti sul fronte dell’avviamento a lavoro dei suoi beneficiari: i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (Anpal) dicono che da quando è partito il programma nel marzo/aprile 2019 fino al 10 febbraio 2020, i percettori del reddito che hanno firmato un contratto lavorativo sono circa 40 mila persone a fronte di 915.600 nuclei familiari raggiunti e 2.370.938 persone coinvolte.

Al di là della nefasta congiuntura economica, parte del problema si spiega con il fallimento delle misure adottate per porvi rimedio. “Sono state sprecate enormi risorse sui navigator senza rafforzare in modo efficace la rete dei servizi per l’impiego, Inoltre, i fondi europei destinati alla formazione professionale sono stati distribuiti malissimo, senza un’adeguata programmazione che tenesse conto della domanda di competenze delle imprese. Con il risultato che non è stato colmato quel divario esistente tra regioni ricche, che hanno potuto offrire politiche attive per il lavoro migliori, e quelle più povere, che hanno avuto maggiori difficoltà a dotarsi di centri per l’impiego in grado di rispondere all’emergenza occupazionale”, spiega a Business Insider Italia Maurizio Del Conte, professore di Diritto del Lavoro all’Università Bocconi ed ex presidente di Anpal.

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Maurizio Del Conte, professore di Diritto del Lavoro all’Università Bocconi ed ex presidente di Anpal – Agf

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