“Tamponi a chi arriva in Italia in porti, aeroporti e stazioni”

Ma ora la malattia colpisce in modo meno grave?

«È evidente che c’è un’attenuazione della gravità clinica. Le terapie intensive si sono svuotate. Ma il virus è presente. Certo c’è una diffusione meno capillare ma non ci vuole nulla a far ripartire l’epidemia da uno di questi focolai».

L’indice di trasmissione, Rt, è di nuovo sopra l’1 in molte regioni.

«Ci sono pochi casi e dunque ne bastano 3 o 4 per farlo schizzare in alto. L’Rt non è l’unico parametro al quale guardare ma è sicuramente un segnale di allerta importante che deve indurre le persone a rispettare le misure di prevenzione. Possiamo andare in spiaggia, al cinema e al teatro ma dobbiamo tenere la mascherina nei luoghi chiusi e rispettare il distanziamento: altrimenti un nuovo lockdown è sempre in agguato».

Come giudica la proposta di imporre il Tso, trattamento sanitario obbligatorio, ai malati di Covid?

«Il Tso è applicabile a chi non è in grado di intendere di volere o al paziente che compie atti di autolesionismo. Mi sembra una misura troppo forte. È però la spia di un momento di grande preoccupazione. Se i cittadini si comportano in modo responsabile possiamo evitare di arrivare a misure estreme come questa. Giusto invece isolare i pazienti positivi in strutture ad hoc, alberghi sanitari, se nella loro abitazione non ci sono condizioni di sicurezza».

IL GIORNALE

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